Mettiamola così: sono da poco finite le Olimpiadi e la gente è tornata al lavoro. L'estate caldissima di quest'anno continua. Fra poco i più giovani se ne torneranno dritti sui banchi di scuola o nelle aule universitarie. Bene, non me ne può fregare di meno. Questo era soltanto per occupare qualche riga di testo. Quello che voglio veramente dire è che le ultime uscite targate Saddle Creek non sono state, per il sottoscritto, fonte di stupore e meraviglia. A ci aggiungo pure che, tra i migliori tre album dell'anno scorso, a dispetto di qualche classifica che ho pubblicato altrove, c'è sicuramente quello di Justin Vernon, aka Bon Iver. Il nonsense però finisce qui, perchè c'è un delicato filo conduttore che lega queste ultime cose che ho detto. Questo filo risponde al nome di Land of Talk, ossia il progetto musicale della cantautrice Elizabeth Powell e del bassista Chris McCarron. Per il loro primo album, Some Are Lakes, in uscita appunto per Saddle Creek, la band si è fatta aiutare da Andrew Barr dei The Slip e, soprattutto, dal già citato Justin Vernon. Quello che ne è venuto fuori sono dieci canzoni tra "il senso per lo storytelling della Powell e la freschezza di Bon Iver". Se vogliamo rimanere in tema di definizioni approssimative, lo definirei una sorta di electric-folk. A me la title track è piaciuta molto. Che ne dite?

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