venerdì, novembre 16, 2007

Settlefish, Oh Dear!

Settlefish, ovvero: promesse mantenute sul chi diventeremo. Settlefish, ovvero: farsi beffa di tutti anzichè accontentare ciascuno. Settlefish, ovvero: Oh Dear (thx Rockit). Ovvero: il quarto album per la band bolognese, dopo l'ottimo The Plural Of The Choir. Ovvero: il ritorno alla Unhip Records dopo gli anni passati alla Deep Elm; quindici gemme tra rock e pop, scandite da quattro intermezzi lo-fi, in bilico tra acustico ("Interlude 1") ed elettr(on)ico ("Interlude 4"); mille baci sparsi per la città, con chitarre e batteria che si rincorrono, senza esitazione alcuna ("Whirlwind in Delivery"); dozzine di domande scavalcate in un sol colpo, scacciando lo spettro dell'invasore straniero. Settlefish: se non l'avete ancora capito, sarà molto difficile liberarsi di loro. (7.7)