Quello dei Daft Punk รจ un robot dal volto umano, che vuole comunicare con gli esseri fatti di carne (ed anima) ed interagire con l'ambiente circostante. I pezzi che rilascia in Alive 2007, infatti, si liberano presto dagli involucri metallici in cui li si vorrebbe costretti ma, anzichรจ vagare indisturbati nell'atmosfera, ognuno dei brani di questo secondo album -il settimo per il duo transalpino- รจ legato agli altri undici da richiami ritmici e vocali ("Too Long/Crescendolls/High Life"), in una sorta di continuum sempre diverso eppure familiare. A volte, nella ripetizione ossessiva di un motivo, il robot francese sembra incantarsi -quasi fosse un po' brillo- ma รจ solo un gioco, per vedere che faccia fanno gli ascoltatori ("Burnin/Too Long"); per strappare l'ennesimo battimani e ripartire dunque, piรน forte di prima, con sempre nuovi input elettro-dance. (7.4)