sabato, settembre 22, 2007

Les Fauves, Nalt 1 A Fast Introduction

I Les Fauves sono "giovani, carini e disoccupati" (passatemi la citazione); hanno in media 22 anni e si sono fatti conoscere lungo lo stivale ed in Europa grazie alla loro frenetica attività live e ad un EP d'esordio dal titolo evocativo ("Our Dildo Can Change Your Life", 2006), che ha scomodato perfino quelli del NME. L'attitudine è quella da cena di classe delle superiori; l'ispirazione, è quella garage che unisce lasagne ed MTV, Pulp Fiction ed Alvaro Vitali... Con questo loro - primo - nuovo album, prodotto per la Urtovox da Giacomo Fiorenza all'Alpha Dept di Bologna, i giovani modenesi si presentano al loro - giovane - pubblico con le magliette degli ultimi Strokes piuttosto che con quelle dei Jesus & Mary Chain o degli Human Legue. Orientati il più delle volte verso lo sberleffo più puro ("Fava Go Go Dancer"), il loro classic mix di basso-chitarra-batteria, condito da tastiere sporche di Sprint al cacao (altra citazione - un po'più difficile, ma non troppo), li porta ora verso l'usato del rock'n'roll ("The Holy Church"), ora verso l'indie pop ("Atomic Winter"), senza farsi mancare qualche spigolatura di matrice elettronica ("Twister Twist" e "Tom Ponzi's Boogie"). In definitiva, il loro punto forte è la loro leggerezza; il loro punto debole è la leggerezza. Ma ai concerti ci sarà da divertirsi! (6.5)

2 comments:

Anonimo ha detto...

questo disco non è per niente leggero! è una figata

PaMeLlO ha detto...

bene! sono contento che ti piaccia! che un disco sia leggero non vuol dire che non può essere una figata...dipende appunto dai gusti...può essere - come ho scritto nella recensione - un fattore positivo o negativo...