venerdì, agosto 11, 2006

Bulli (tanti) e pupe (poche)

Avete presente la serie Grand Theft Auto, per gli amici GTA, in cui potevate prendere a pugni la gente, sparargli se vi piaceva, fregargli la macchina e infine, se avevate l'impressione di non avergliene date abbastanza, passargli sopra col mezzo appena rubato? Se sì, preparatevi a prendere la rivincita su quanti, dall'asilo alle superiori, vi hanno martoriato con scherzi, botte, insulti vari, ecc. La Rockstar Games infatti si appresta a lanciare "Bully", un videogame dove potrete - finalmente - passare dall'altra sponda (in senso metaforico...) e vestire i panni del bullo di turno, il cui unico scopo nella vita è - oltre a sopravvivere all'ennesimo professore stile attimo fuggente - farsi rispettare a suon di cartoni. Inutile dire che soltanto l'anteprima del videogame ha scatenato tutte le associazioni di benpensanti degli Stati Uniti, preoccupati dagli effetti devastanti che il prodotto potrebbe avere sui loro figli-ameba.
Per quanto mi riguarda, dall'asilo alle medie ero talmente grasso che i miei compagni si interrogavano se il nascituro sarebbe stato maschio o femmina. Naturalmente, le angherie che dovevo sopportare riguardavano soprattutto gli sfottò a proposito del mio aspetto; sfottò che si trasformavano in autentiche disfatte ogni qual volta mi azzardavo a tentare un pur timido approccio con qualche mia compagna di classe. E voi?
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Se volete catapultare nella musica le vostre passate (o presenti) frustrazioni bullesche, andatevi a sentire "Lord Anthony", da Dear Catastrophe Waitress (ma anche "She's Losing It", da Tigermilk) dei "vecchi" Belle And Sebastian.

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