mercoledì, novembre 21, 2007

The Shaky Hands, The Shaky Hands

Un disco strano, questo omonimo degli Shaky Hands. Strano NON come un raggio di sole che cerca di farsi largo tra le nuvole, ma PIU' strano: come un pinguino all'equatore o, meglio, come un canguro al Polo Nord. Eppure, qui non si tratta di qualche band australiana già pronta per l'estate. E diciamo anche che non ci interessa la carta d'identità di questi cinque ragazzi di Portland, che confezionano un debutto senza pretese e, come spesso accade, vincente. Le influenze a cui rimanda The Shaky Hands, in uscita il 30 Novembre per Memphis Industries, sono tante (Kinks, Who, Beatles...e anche Strokes), ma la band dell'Oregon riesce comunque a tenere la qualità sempre alta ("I'm Alive") e, soprattutto, a proporre un rock'n'roll che non annoia mai ("Whales Sing"). Se, dunque, di spiagge, sole e mare ancora si sogna, è a queste latitudini che bisogna guardare (7.1)