domenica, settembre 10, 2006

Festival di Venezia

La sorpresa del Festival di Venezia non è che il leone d'oro sia andato ad un cinese (da tempo infatti il premio viene deciso in base ai risultati di uno scopone scientifico tra il segretario del PCC e il presidente della RPC); e nemmeno che il premio speciale sia andato ad un italiano (per la serie, giusto perchè siamo a Venezia e sei il parente di mio cugino); e nemmeno che il festival profumi d'esotico più di una bancarella d'incensi indiani (mi sorprendono invece i risultati deludenti dei vari blockbuster himalayani, uzbekistani e di via sacco e vanzetti, foresta pluviale-attenti-al-coccodrillo 50345, Invasion); e nemmeno Catherine Deneuve che, alla veneranda età di sessant'-e-pass'anni, sfoggia un fisico che farebbe invidia alla migliore Marisa Laurito; e nemmeno il classico film americano fuori concorso (sempre in base alla partita di scopone); o i fischi a Placido (che lui giustifica dicendo che assomiglia ancora troppo al commissario Cattani e a Venezia sono tutti mafiosi); e nemmeno il leone d'oro a Lynch che, programmato ormai da tempo, era stato rinviato soltanto per non sovrapporsi con la serata finale di Unanimous (come ampiamente documentato da Studio Aperto, che cita Thais di Striscia La Notizia); e nemmeno che i veneziani amino i turisti (soprattutto stranieri) quanto gli iracheni gli americani o i talebani le donne senza maschera anti-gas; e nemmeno il festival concorrente di Roma (spinto dal commissario europeo che minacciava un'inchiesta), che può contare sui numerosi precedenti di festival-nello-stesso-paese-lo-stesso-giorno/ora/minuto/secondo (tra tutti, il famoso Annibale film festival, organizzato a Cartagine nell'intervallo tra la prima e la seconda guerra punica); e nemmeno l'sms di Ben Affleck, che si scusa per non poter ritirare il premio di miglior attore (tvtb), perchè impegnato a piallare l'ala ovest della villa di tale Cameron Crowe - che di professione fa il pusher, ma che è stato chiamato a Venezia come giurato (cmq thx).
La vera sorpresa è il mega-yacht di Paul Allen, ex socio di Bill Gates che, prima ha sbagliato strada, finendo imbottigliato sulla Milano-Brescia in ora di punta; per poi riuscire - in tarda serata - a trovare la via dei canali, giusto in tempo per mandare a puttane tutto quello che l'architetto Piano non-aveva-fatto finora. (Foto Afp da Corriere.it)

3 comments:

Unknown ha detto...

Ahahahahah questo post è semplicemente straordinario. Mi sto letteralmente pisciando sotto dalle risate. Sei un genio.

PaMeLlO ha detto...

ehilà! grazie mille! in realtà, in questi ultimi tempi, mi sento particolarmente ispirato dalle minchiate che si sentono in giro...

ps ho visto che hai cambiato foto: questa è davvero di spessore! non so perchè, a me fa venire in mente una specie di dan akroyd nichilista...

Unknown ha detto...

Eheheh grazie. Devo dire che i Ray Ban sono parte di me. Considerali come un mio naturale prolungamento.