lunedì, agosto 07, 2006

Madonna e il conformismo


Attenzione, articolo serioso!
Dopo il Codice Da Vinci, anche la scena in cui Madonna si presenta al pubblico appesa ad una croce fatta di specchi, con una corona di spine d'acciaio, mentre sul megaschermo alle sue spalle scorrono le immagini di quello che lei considera il male (la fame nel mondo, l'aids, George Bush e Condoleeza Rice, Papa Benedetto XVI, ecc.), suscita scalpore. Non è la prima volta che la religione cristiana (e non solo, se ricordiamo quello che è successo per le vignette su Maometto) viene "offesa": tempo fa, lessi di "un'opera d'arte" che consisteva in una statuina della Madonna coperta da un velo di lattice; su blob, ogni sabato, davano un video in cui si vedeva un tale, travestito da Gesù, che si aggirava per una città, ballando e sorridendo alla gente, prima di essere investito da un camion; nel parlato originale dei film americani, si bestemmia con la stessa facilità con cui un calabrese come me dice "minchia"; ecc.
Questa pretesa di mettere in discussione, attraverso "l'arte", i valori tradizionali o quelli che vengono finiti da alcuni "borghesi", non ha - secondo me - alcuna ragion d'essere; non ai giorni nostri, almeno. Non voglio fare un discorso banale, ma spesso un film viene considerato "d'autore" se al suo interno ci sono scene di sesso e parolacce (es. "Le Onde del Destino" di Lars Von trier); e lo stesso si può dire di un libro (prendete, ad esempio, "Il Buddha delle Periferie" di Hanif Kureishi) o di un'opera d'arte (scultura o quadro che sia). Tutti costoro, che vogliono affermare il loro essere - e sentirsi - spiriti liberi, solo perchè non vanno a messa la domenica; che si sentono "fuori dal sistema" solo perchè non credono in Dio, sono in realtà quanto di più politically-correct ci sia in giro: l'essere contro i valori tradizionali - ripeto - al giorno d'oggi, non ha più nessuna ragion d'essere; è soltanto un'altra forma, un altro travestimento del cosiddetto conformismo. Nel Medioevo, quando andare contro la religione significava essere tacciati di stregoneria e bruciati sul rogo; oppure durante le guerre di religione, quando si rischiava di essere giustiziati o, come minimo, mandati in esilio; o in anni più recenti, quando non votare Democrazia Cristiana voleva dire essere comunisti e divorziare significava - in certi ambienti - essere condannati socialmente; in queste e in altre situazioni, la messa in discussione di certi valori poteva avere un senso; in quel contesto. Liberata dal pericolo delle conseguenze del contesto in cui accade, ogni scelta di questo tipo diventa oggi una moda, non meno frivola delle borse di Paris Hilton. Per tornare al discorso iniziale, i 70mila (vi rendete conto!?) che hanno assistito al suo concerto, si sono esaltati per i valori che una popstar, vestita da sadomaso, buttava loro (un altro discorso, forse ancora più lungo, sarebbe quello riguardo alle opinioni politiche degli artisti, ma non voglio esagerare...), dopo essersi fatta pagare fino a 140 Euro. Per quanto mi riguarda - non me ne vogliano quelli che sono andati al concerto - non ha fatto altra che vendere la sua "confusione mentale", a chi già ce l'aveva.
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Basta! Dopo tutto questo parlare serioso, credo che andrò su Ebay a cercarmi la maglietta "Madonna Killed Coachella"; e ad ascoltarmi The Morning After Girls, Shadows Evolve che, prima o poi, cercherò di recensire su indiefordummies. (Foto Ansa)

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