
Qualcuno potrebbe pensare di aver sbagliato disco: che le battute, i jingles, i colpi di tosse ed i blah blah blah tra una canzone e l'altra, il lo-fi proposto come modello invece che dettato dalle circostanze, non siano quelli di
Marzipan In Zurich, album di debutto per i
The Calorifer is Very Hot! (Nicola Donà , Nazareno Realdini e Francesco Mancin) in uscita per
My Honey, ma un bootleg inedito dei
Beatles con, in aggiunta, delle azzeccate basi elettroniche. Siamo consapevoli dell'azzardo del paragone...ed è proprio per questo che, almeno per le nove tracce del suddetto album, ci sentiamo di rincarare la dose tirando in ballo non solo la band di Liverpool, ma anche i "cugini"
Beach Boys ("Slowmotion Dream") e, data l'acqua passata sotto i ponti, pure le chitarre elettriche ed indolenti dei
Pavement ("Take Care Go Home"). Davvero un colpo al cuore per tutti quelli che -come me- pensavano di non mettere nessun disco italiano nella propria classifica di fine anno.
(8.4)