Anche per Ryan Adams non c'è nessun luogo dove andare, se non casa. Dopo gli spettri di 29, il cantautore di Jacksonville richiama i Cardinals e torna al caro alt-country (rock), prima con Easy Tiger e quindi con questo Follow the Lights. Lo fa di notte, seguendo le luci ancora accese delle case, con sette canzoni (tra cui una cover degli Alice In Chains, "Down In A Hole") sul dolore della perdita; col piano accompagnato dolcemente da chitarre e batteria a volte troppo pulite ed ordinarie ("My Love For You Is Real"). C'è infatti qualcosa di freddo, in questo continuo dolersi: il sospetto che la rielaborazione musicale dell'abbandono si fermi alla scenografia -il cibo lasciato sul tavolo vuoto, le bollette non pagate- senza scrutare nell'oscurità profonda, per timore di deludere gli ascoltatori. Come faremo a sapere se tutta questa sofferenza corrisponde al vero? (6.9)