
Orgogliosi delle loro origini rurali, nonostante siano residenti a Brooklyn, i
Grizzly Bear chiamano a raccolta amici vecchi e nuovi (
Beirut,
Dirty Projectors, ecc.), per un EP con ben 10 brani -3 cover da parte di
CSS,
Band of Horses ed
Atlas Sound- in uscita per la
Warp.
Friend
diventa così quell'angolo di quiete a cui tutti aneliamo e di cui andiamo alla ricerca in vita; un canto antico, intonato in mezzo al vuoto sconfinato delle stelle ("Little Brother"); dove gli strumenti tradizionali danzano insieme a laptop e chitarre elettriche ("Granny Diner"); dove le parole, recitate in coro, diventano un'isola in mezzo alle esplosioni di batteria e gli squilli di trombe ("Alligator"). Pazienza se, una volta finito il disco, bisogna sistemare la testa sul cuscino e rigirarsi sul letto per premere di nuovo il tasto
play.
(7.0)