giovedì, luglio 31, 2008

In Europa The Calorifer is Very Hot!

No, non è un riferimento al prezzo del petrolio ed al relativo aumento di costo dei riscaldamenti. Si tratta, invece, del nuovo mini-tour europeo dei The Calorifer is Very Hot! che, per l'occasione, si presentano in formazione a 4. Un'altra notizia che, senza dubbio, interesserà i fan della band è la possibilità di ascoltare, il 5 Agosto a dISPENSER LAB su Radio 2, "New York Telephone Conversation" di Lou Reed, rifatta proprio dai "caloriferi". Infine, "Slow Motion Dream", brano contenuto in Marzipan in Zurich (My Honey, 2007), album di cui potete vedere la copertina e leggere la mia recensione, è diventata la colonna sonora di uno spot sul canale satellitare di MTV, QOOB. Lo potete vedere cliccando su questo link. Ma ecco le date del suddetto mini-tour europeo:

6th aug 2008 - LOCKENGELOET - St.Pauli / Hamburg [GERMANY]
7th aug 2008 - ASTRASTUBE - Hamburg [GERMANY]
9th aug 2008 - MADAME CLAUDE - Kreuzberg / Berlin [GERMANY]
10th aug 2008 - To Be Announced - in Berlin or Genk [BELGIUM]
12th aug 2008 - MARITIMA BANDIERA BLU - Varazze / Savona [ITALY]

mercoledì, luglio 30, 2008

Hey There Delilah by Plain White Ts

La radio non è il male assoluto -è di questo che sto cercando di convincermi. Se una canzone passa per radio una, due, tre, cento volte, non necessariamente fa schifo o è da buttare. Ho pensato questa cosa per i Keane (sì, vabbè, mi piacciono i Keane...e allora?), per i Phantom Planet (ricordate California?) e, più recentemente, per Jason Mratz e, appunto, per "Hey There Delilah" dei Plain White Ts. Il gruppo non mi dice niente: è una band emo-rock a stelle e strisce come tante altre. La canzone, invece, sì, a partire dalla storia che c'è dietro. Delilah, infatti, è, secondo molti, Delilah DiCrescenzo, ex-atleta statunitense della corsa ad ostacoli (3000 siepi), ora assistant coach al Bryn Mawr College. La storia vuole che Higgenson, il leader thei Plain White Ts, le abbia chiesto di uscire, dicendo di avere già una canzone scritta per lei e la DiCrescenzo abbia rifiutato. L'altra versione della vicenda (più terra-terra) fa derivare il nome Delilah da semplici ragioni di metrica musicale. Comunque sia, "Hey There Delilah" è stata quella che si dice la gallina dalle uova d'oro per il gruppo di Chicago. Comparsa inizialmente come singolo estratto dal terzo album della band, All That We Needed (Fearless Records, 2005), raggiunge presto i primi posti della Billboard Top 100 e delle hit chart di tutto il mondo e viene inclusa nell'omonimo EP e nel successivo album Every Second Counts, entrambi usciti per la Hollywood Records che, evidentemente, deve aver intuito il potenziale commerciale del brano. Probabilmente, non sentiremo parlare ancora di questa band (le ultime parole famose...), ma comunque "Hey There Delilah" rimane una bella canzone. A prescindere da quanto viene trasmessa in radio.

Download/Listen - Hey There Delilah by Plain White Ts (thx to IndieRockSongs.com)

martedì, luglio 29, 2008

The Sound of Silence by Simon & Garfunkel (cov. by Emiliana Torrini)

Difficilmente non conoscerete questa canzone. Per i pochi di voi (c'è davvero qualcuno?) che non sanno di cosa sto parlando, sappiate che il brano fu scritto nel Febbraio del 1964 da Paul Simon, soltanto qualche mese dopo l'assassinio del Presidente J.F. Kennedy (Novembre, 1963), per "catturare le emozioni traumatiche provate dagli Americani". Simon iniziò a lavorare sulla canzone subito dopo l'attentato, concependola come un brano acustico poi inserito nell'album di debutto di Simon & Garfunkel, Wednesday Morning, 3 A.M. Il flop del disco e la successiva separazione dei due, portarono ad una seconda registrazione, questa volta finita in The Paul Simon Song Book. Fu, invece, il produttore della Columbia, Tom Wilson, ad far aggiungere le parti di chitarra elettrica, basso e batteria e poi a ripubblicarla come singolo nel 1965 senza nemmeno consultare i due artisti. Di lì a poco, Simon & Garfunkel si sarebbero riuniti e avrebbero ripubblicato, per l'ennesima volta, il brano, nell'omonimo album Sounds of Silence. La canzone sarà quindi usata, diventando praticamente mito, in alcune scene del film Il Laureato (1967), con Dustin Hoffman. Tra le tante cover di "The Sound of Silence" (più di venti "dichiarate") voglio proporvi questa versione dell'italo-islandese Emiliana Torrini, decisamente fedele alle prime release acustiche.

Download/Listen - The Sound of Silence by Emiliana Torrini

lunedì, luglio 28, 2008

The Ark by Dr. Dog

Far parte di una band che suona rock psichedelico ed i cui componenti e perfino amici dei componenti hanno dei buffi nickname presi da particolari delle loro vite non significava niente prima del 2004. Prima del 2004 i Dr. Dog erano dei perfetti sconosciuti. A volte, per via del nome, venivano scambiati per un gruppo hip-hop. Qualcosa, però, in quell'anno cambierà -e non di poco- le loro vite. Sarà stata la recensione positiva del NY Times o il tour di supporto ai My Morning Jacket, ma di lì a poco la band firmerà per la Rough Trade ed andrà in tour in USA ed Europa con gente del calibro di Clap Your Hands Say Yeah e Strokes e, più recentemente, Raconteurs e Black Keys. Meno male -verrebbe da dire- perchè questi boys della Pensilvanya non solo vengono paragonati ad alcune band degli Anni Sessanta come The Band e, udite udite, Beatles e Beach Boys. Ascoltando il loro ultimo album, Fate, l'album che il gruppo "era destinato a comporre", uscito per Park The Van, il paragone con questi ultimi ci sta tutto (sentire i vari cori sparsi qua e là per credere). Anzi, sin dall'inizio dell'ascolto, si possono perfino trovare influenze degli ultimi Wilco (mi riferisco all'Alternative-Country di Sky Blue Sky). Molto gentilmente, i cinque di Philadelphia hanno reso disponibile per l'ascolto l'intera tracklist del loro ultimo lavoro su Myspace. Tra quelle, invece, scaricabili, vi propongo la traccia n°6, "The Ark". Sono sicuro che i più attenti tra di voi vi troveranno anche alcune "impronte" dei White Whale. Comunque sia, ascoltateli, scaricateli, comprateli o fateveli prestare: non ve ne pentirete.

Download/Listen - Worst Trip by Dr. Dog

domenica, luglio 27, 2008

Pagina 3: buone nuove dalla Jagjaguwar

Per il resoconto di questa settimana, mi è sembrato giusto concentrarmi sulle news inviatemi dalla Jagjaguwar a proposito delle prossime uscite. Ho già detto del nuovo degli Okkervil River, atteso in Europa per Settembre. In Ottobre sarà, invece, la volta degli Women, il cui omonimo album di debutto è stato registrato da Chad VanGaalen nel corso di quattro intensi mesi passati nel suo basement. Le coordinate seguite sono Velvet Underground, Swell Maps e This Heat, con l'aggiunta di una densa patina lo-fi.

Download/Listen - Black Rice by Women
Download/Listen - Group Transport Hall by Women

Un'altra buona notizia riguarda la collaborazione tra Julie Doiron e Phil Elverum. La Doiron, infatti, si è presa una pausa dalle registrazioni per partecipare al nuovo album dei Mt. Eerie, Lost Wisdom, in uscita anch'esso per Ottobre. Se non sapete di chi sto parlando, ascoltatevi questo brano preso da Loneliest In The Morning (Sub Pop, 1997), recentemente ristampato proprio dalla Jagjaguwar.

Download/Listen - So Fast

sabato, luglio 26, 2008

A Fire by The Boy Bathing

Se morite dalla voglia di ascoltare il terzo album solista di Conor Oberst ma, soprattutto, il suo I'm Wide Awake, It's Morning, pubblicato sotto lo pseudonimo di Bright Eyes, è uno dei vostri album preferiti, allora è impossibile non amare questi quattro ragazzi di New York City, meglio conosciuti come The Boy Bathing. La band, il cui nome deriva da una favola di Esopo (eh, sì: il Latino non è morto!), vanta un palmares di tutto rispetto, in quanto a compilations (Arcade Fire, Sufjan Stevens e Jens Lenkman) e concerti (Lou Barlow, Smashing Pumpkins, ecc.). Dai nomi appena citati, dunque, vi sarete fatti più di un'idea sul tipo di suono generato dalla band, ossia un "rock, emo, folk", fatto di "liriche prolifiche, arrangiamenti stravaganti e live performance drammatiche". Il loro primo album, A Fire to Make Preparations (autoprodotto) è però, almeno secondo il sottoscritto, quanto di più vicino ci possa essere al già citato I'm Wide Awake. Anzi, per dirla tutta, è una sorta di seguito ideale dell'ottimo album di Bright Eyes. Se non ci credete, ascoltate i dieci minuti di "A Fire" e poi mi saprete dire.

Download/Listen - A Fire by The Boy Bathing (thx to TheWorldForgot.com)

Quaint Affair by Beangrowers

Allora, seguite questa ricetta: prendete due, Ian Schranz e Mark Sansone, che si incontrano e fanno amicizia al catechismo, in chiesa; mettete che uno di questi (Schranz) avesse già una carriera da giocatore di tennis professionista ben avviata; aggiungeteci una ragazza, Alison Galea, dall'accento marcatamente british; quindi puntate il dito su (vabbè, andate su Google Maps e digitate) St. Julian's, Malta, ed avrete ottenuto i Beangrowers. Ah, dimenticavo l'ingrediente finale: il nome se lo sono scelto sul momento, dopo che gli avevano chiesto un titolo da mettere sulle locandine. Il gruppo, che suona un pop-rock "elettrizzato" da samples presi da vecchi film di fantascienza o realizzati al computer, viene accostato a band come Violent Femmes, Joy Division e Pixies. A me, molto più terra terra, mi vengono, invece, in mente i Garbage o i Metric di Emily Haines, anche considerando l'alone indie che li circonda (dove per "indie" intendo che sono conosciuti, praticamente, soltanto in Germania e Nuova Zelanda...e vabbè, a Malta!). Per chi volesse procurarsi il loro ultimo album, Not In a Million Lovers, le etichette di riferimento sono Minty Fresh per gli USA e Series 8 per UK e resto d'Europa. Se, invece, prima di comprarlo o scaricarlo volete chiarirvi le idee, vi propongo l'opening-track "Quaint Affair".

Download - Quaint Affair by Beangrowers

venerdì, luglio 25, 2008

Annunciato il nuovo album degli Okkervil River

Stesso posto, stesso mese. Gli Okkervil River annunciano l'uscita del loro nuovo album per Settembre 2008 (8 Settembre in Italia). The Stand Ins, questo il nome, uscirà ancora per Jagjaguwar e, da quello che abbiamo potuto sentire, sarà caratterizzato dallo stesso mix di country-rock che ha caratterizzato i precedenti lavori, in particolare il loro album più venduto, The Stage Names (per quanto mi riguarda, il mio preferito è Black Sheep Boy). L'album è stato registrato principalmente durante il loro ultimo tour, ad eccezione del brano "Singer Songwriter" che è stato, invece, composto più recentemente. Il materiale prodotto -ha rivelato Will Sheff- poteva portare alla pubblicazione di un doppio album ma, ancora una volta, la band ha preferito concentrare il tutto in un unico disco per poi, eventualmente, ripetere l'operazione fatta con Black Sheep Boy Appendix. Non ci resta, dunque, che aspettare Settembre. Nel frattempo, questa è la tracklist:

01 The Stand Ins, One
02 Lost Coastlines
03 Singer Songwriter
04 Starry Stairs
05 Blue Tulip
06 The Stand Ins, Two
07 Pop Lie
08 On Tour With Zykos
09 Calling and Not Calling My Ex
10 The Stand Ins, Three
11 Bruce Wayne Campbell Interviewed on the Roof of the Chelsea Hotel, 1979

lunedì, luglio 21, 2008

Danny Callahan by Conor Oberst

Non si può dire che Conor Oberst sia uno che se ne sta con le mani in mano. Non gli basta, evidentemente, il suo percorso artistico come Bright Eyes, con annessi e connessi (tour, promozione album, ecc.). E nemmeno il suo impegno in band come Commander Venus, Park Ave. e Desaparecidos. E neanche l'aver rilasciato, ormai più di dieci anni fa, tre album da "solista". L'artista di Omaha ha, infatti, sentito il bisogno di una nuova sfida e si è rinchiuso in una casa di montagna a Tepoztlan, Morelos, in Messico, insieme ad alcuni amici che si fanno chiamare The Mystic Valley Band (dal nome della località Valle Mistico). Il risultato è questo album omonimo, in uscita per Merge Records (USA) il 5 di Agosto. Ve ne vogliamo dare un assaggio, con questa "Danny Callahan". Cosa ne pensiamo? Beh, l'isolamento ha, in genere, prodotto molta buona arte (a parte quello di Shining, s'intende). Tuttavia, ad un primo ascolto, è davvero difficile dire Conor Oberst e non pensare a Bright Eyes.

Download/Listen - Danny Callahan by Conor Oberst (thx to Consequenceofsound.net)

domenica, luglio 20, 2008

Pagina 2: Buon Compleanno Sub Pop

Venti anni e non sentirli, come si dice in questi casi. Sono, infatti, passati circa venti anni da quando Bruce Pavitt creò la fanzine Subterranean Pop (poi abbreviata in Sub Pop), che proponeva compilation di varie rock band della scena underground. Di lì a poco, Pavitt si sarebbe trasferito a Seattle, dove sarebbe iniziata l'avventura di questa label che, tra le altre cose, ha avuto il merito di far conoscere il fenomeno grunge, ingaggiando per prima band come Nirvana, Soundgarden, Mudhoney. Ma limitare l'operato dell'etichetta a questo, significherebbe fare un enorme torto a tutte quei gruppi ed a tutta quella musica che, in un modo o nell'altro, ci ha fatto compagnia in tutti questi anni. Pitchfork ha già pubblicato una selezione dei migliori album targati Sub Pop. Io vi propongo invece la segnalazione di una band interessante e solare che, ad alcuni, potrebbe essere sfuggita: i Grand Archives. Se, infatti, Seattle non è una citta conosciuta per il sole, non necessariamente i gruppi che ci vivono devono comporre musica triste. I Grand Archives, che nelle note ufficiali della label vengono paragonati a The Mamas & Papas e The Turtles, rispondono a questi tempi oscuri con un sound caldo, pieno di speranza e di spirito, anche grazie al contributo dell'ex-chitarrista dei Band of Horses, Matt Brooke.

Download/Listen - Torn Blue Foam Couch by The Grand Archives

My Awesome Mixtape in tour a Settembre

Un furgone Ford Escort già evoca un certo tipo di immaginario. Se poi ci mettete dentro cinque persone e svariati strumenti musicali, i contorni della scena si fanno ancora più nitidi. Stiamo parlando dei bolognesi My Awesome Mixtape, geek italici e nerds da esportazione che, nel giro di un mese (Settembre 2008), porteranno il loro primo e finora unico album, My Sad and Lonely Waterloo" (I Dischi dell'Amico Immaginario/My Honey), in giro per l'Europa. C'è poi una nuova versione di "I've Lost My Language", che è stata scelta dalla Mercedes Benz (oh, yeah!) come brano per la compilation Mixed Tape 21. Se doveste trovarvi in giro per il Vecchio Continente, dunque, eccovi le date:

25/07 L'ALIMENTATION GENERALE Paris (F)
26/07 603QM Darmstadt (D)
27/07 HAPPY DAYS Hradec Kràlové (CZ)
4/09 KALTSCHA Mengede - Dortmund (D)
5/09 GROUND 3 FESTIVAL Den Haag (NL)
6/09 KIFF Aarau (CH)
7/09 tba tba
8/09 RHIZ Wien (A)
9/09 CLUBKELLER Frankfurt Am Main (D)
10/09 SPARTE4 Saarbruecken (D)
11/09 VIRI FESTIVAL Eindhoven (NL)
12/09 STANICA Zilina (SK)
13/09 FESTIVAL Lanskroun (CZ)
14/09 ASTRA STUBE Hamburg (D)
15/09 LOKAL Berlin (D)

Nel frattempo, rinfrescatevi la mente e le orecchie con qualche pezzo...

Download/Listen - Suddenly April Left Us Without A Kiss by My Awesome Mixtape
(live @ Radio Città del Capo, 2007-03-16) (thx to Polaroid)

Wildering by Kria Brekkan

Oggi voglio proprio esagerare, proponendovi non soltanto una rarità, ma una rarità tra le rarità, se mi passate il gioco di parole. Vediamo se qualcuno di voi riesce ad indovinare, solo da questi indizi che vi darò, di chi sto parlando (vabbè, avrete letto il titolo...idealmente, voglio dire). Vi viene in mente qualcosa se vi dico che l'artista in questione è stata membro dei Mum (ma anche degli Storsveit Nix Noltes e Slowblow)? Che ha partecipato ad alcuni album dei Mice Parade ed a Feels degli Animal Collective? Che ha sposato un componente di questa band, Avey Tare (aka David Portner), e ci ha pure fatto un disco (Pullhair Rubeye)? Ma sentite questa (qui potrei impazzire!): è una delle ragazze (l'altra è la sorella gemella Gyða) che compaiono sulla cover di Fold Your Hands Child, You Walk Like a Peasant dei Belle and Sebastian! Ancora nulla? Va bene, ammetto che nemmeno a me sarebbe venuto in mente un nome e la faccio finita. Sto parlando di Kristín Anna Valtýsdóttir, meglio conosciuta come Kría Brekkan, singer e polistrumentista islandese che (rarità tra le rarità!) ha rilasciato un 7" per la giapponese Afterhours, di cui vi propongo la prima delle tre tracce complessive, "Wildering". Devo dire che è abbastanza schizzata, "paranormale". Una specie di Bjork alle prese con...un'invasione aliena!

Download/Listen - Wildering by Kria Brekkan (thx to Ravensingtheblues.com)

sabato, luglio 19, 2008

I Will Be Fine by David Vandervelde

A volte capita che ti colpisca una copertina. Solo una copertina, a prescindere dal contenuto. Naturalmente, il 99% delle volte, una cover attira la tua attenzione se ci sono un culo e due tette stampate sopra. Ma, per il restante 1% delle volte, non è così. Mi sto, infatti, riferendo proprio a questo punto percentuale (che sfiga, eh?) segnalandovi il nuovo album di David Vandervelde, Waiting For The Sunrise, in uscita per Secretly Canadian il 5 di Agosto. E quello nella foto potrebbe essere uno qualsiasi dei tanti fricchettoni Anni 70, perchè è proprio da quel periodo che David prende ispirazione per la sua musica. Qui però la psichedelia non c'entra. Qui stiamo parlando di puro pop, "solare", che "richiama i temi classici del viaggio e dell'infinito". personalmente, non ho mai amato le produzioni della Secretly Canadian: troppo "celestiali" per i miei gusti. Questa mi piace molto, proprio perchè è decisamente atipica per le scelte musicali della label. Ah, quasi dimenticavo: nel disco suona anche l'ex-Wilco Jay Bennett. In attesa, dunque, dell'uscita dell'album, gustatevi questa "I Will Be Fine" e ditemi che ne pensate.

Download/Listen - I Will Be Fine by David Vandervelde

PLASKAPLASKA BOMBELIBOM

No, non vi preoccupate: la tastiera non ha tirato le cuoia. E', infatti, solo il titolo del nuovo album dei Le Man Avec Les Lunettes, PLASKAPLASKABOMBELIBOM (un altro nome no, eh?), annunciato per Ottobre. Il disco, "suonato, arrangiato, registrato e (in parte) mixato" dagli stessi LMALL, sarà pubblicato da MyHoney. Le registrazioni dell'album, iniziate nel "lontano" 2006, non sono però le uniche cose che hanno tenuto impegnato il gruppo. In questi due anni, infatti, sono usciti: "un cd-r, un vinile 7" e uno 12", una cassetta e un Digipack CD"; oltre ai 70 e più concerti in Italia ed in Europa. Come dite? Non ce la fate ad aspettare l'autunno? Non vi preoccupate, perchè nel frattempo sono previste tre uscite da non perdere: la prima, per la Series Two Records, contiene "The Blogger And The Dandy"; la seconda, su cassetta!!! per la Foxpop Cassettes (vi dico solo che il direttore della label si chiama Alex ed ha 16 anni...); infine, la terza, ancora per la Series Two Records, raccoglierà materiale vecchio e rarità dei LMALL. Non ci resta, dunque, che goderci l'estate, ma senza perdere di vista le prime foglie che cadranno.

venerdì, luglio 18, 2008

1983 (Pelle & Sebastian) by Pelle Carlberg

Sulle prime, potrebbe sembrare un errore di digitazione: invece, è il nuovo singolo di Pelle Carlberg. Già autore di un discreto secondo album, "In a Nutshell", il cui tour di supporto lo ha portato un po' in giro per il mondo (ultima tappa, Kuala Lumpur), Pelle torna in Svezia e decide (e che ci volete fa'!) di comprarsi una chiesa sull'isola sperduta di Gotland. Qui, nel giro di due mesi, riesce a scrivere il suo terzo disco, The Lilac Time, che sarà pubblicato in Agosto e, come gli altri due, uscirà per Labrador (Europa) e Twentyseven Records (USA). Le note ufficiali della label svedese parlano di "melodie gentili" e di "humor sagace" e, per quanto riguarda il primo singolo, "1983 (Pelle & Sebastian)" vengono scomodati addirittura i Love di Forever Changes, shakerati con una "malinconica estate svedese" ed un pizzico di percussioni da Rio de Janerio. A noi sembra che le influenze più forti vengano, come è facile dedurre dal titolo, dall'amatissima band di Glasgow e, se proprio vi capita di risentire "Belle & Sebastian" (Dog On Wheels EP, 1997), troverete più di una semplice ispirazione.

Download/Listen - 1983 (Pelle & Sebastian) by Pelle Carlberg

mercoledì, luglio 16, 2008

Sometimes I Think of You by The Pastels (cov. by ASDIG)

Due amici, Ben Daniels e Ever Nalens, che ritornano negli USA, dopo aver vissuto per alcuni anni in Gran Bretagna, ed una grande passione per la musica: così nascono gli A Sunny Day in Glasgow, nome ispirato al periodo trascorso da Nalens nella capitale scozzese. In seguito, quest'ultimo lascerà il gruppo, a cui invece si uniranno le sorelle gemelle di Daniels, Robin and Lauren. Di certo, comunque, avrete sentito parlare e probabilmente ascoltato Scribble Mural Comic Journal (Notenuf Records, 2007), album d'esordio della band, acclamato dalla critica di mezzo mondo. Forse non tutti sanno però che gli ASDIG hanno recentemente pubblicato uno split single per la Slumberland Records, insieme ai The Sunny Street. Searching for the Now 3, questo il nome del disco, fa parte di una serie di singoli incisi dalla Slumberland su vinile 7" e distribuiti in solo 600 copie. La terza uscita di questa serie contiene due brani, tra cui nientemeno che la cover "Sometimes I Think About You" dei the Pastels, vere e proprie leggende dell'indie pop. Il brano è davvero particolare, in quanto riesce a trovare il giusto equilibrio tra lo shoegaze degli ASDIG e le tentazioni C86 della band scozzese. Tutto questo, naturalmente, a vantaggio del pop -e delle nostre orecchie!

Download/Listen - "Sometimes I Think About You" by A Sunny Day in Glasgow

domenica, luglio 13, 2008

Pagina 1: Notizie dalla 4AD

La prima novità -ve ne sarete accorti- è che ripartiamo. La formula, come ho scritto nel post su "New Morning", risulterà un po' cambiata per i "vecchi" visitatori: prenderemo, infatti, in considerazione singole canzoni e cover, che metteremo a disposizione dei visitatori per il download. Si tratterà, dunque, di free MP3, da cui prenderemo spunto per parlare, eventualmente, di un album o della storia che c'è dietro alla canzone stessa. Ma ci saranno anche le cover che voi visitatori vorrete inviarci, insieme a quelle che prenderemo direttamente da YouTube e Myspace. Un'altra novità, che partirà a breve, è la partnership con Files Digest, il sito web dedicato al software freeware, free ed open source. La prima iniziativa in questo senso prevederà lo scambio dei feed Rss tra i due siti. Terza e, per ora, ultima novità (ah, del nuovo template ve ne eravate accorti, vero?), questa rubrica settimanale, dedicata alle news che quotidianamente ci arrivano da parte delle case discografiche. Ripartiamo, dunque!

Stereolab
Gli Stereolab pubblicheranno il loro nuovo album in Agosto. "Chemical Chords", questo il titolo, sarà il primo disco della band dopo un silenzio di circa cinque anni ed anche il primo che uscirà per la 4AD.

Download/Listen - Three Women by Stereolab

Minotaur Shock
Dopo due anni di silenzio, inoltre, tornano i Minotaur Shock con un nuovo disco, Amateur Dramatics. L'album, il secondo per la 4AD, sarà disponibile soltanto in versione digitale.

Download/Listen - My Burr by Minotaur Shock

Atlas Sound
Infine, l'ultimo album degli Atlas Sound, Let The Blind Lead Those Who See But Cannot Feel, è disponibile nei negozi da Giugno insieme ad un secondo disco di materiale bonus ed artwork aggiuntivo.

Download/Listen - Another Bedroom by Atlas Sound

sabato, luglio 12, 2008

Slow by Kylie Minogue (covered by Tricky)

Che cosa succede se si mescola una regina del pop come Kylie Minogue e un pioniere del trip-hop come Adrian Thaws aka Tricky? I risultati potrebbero essere imprevedibili, così come i rischi: i "puristi" di entrambi i generi, infatti, potrebbero faticare a comprendere questo sodalizio e storcere il naso. Se fate parte dell'una o dell'altra categoria (o siete, per così dire, neutrali), non vi preoccupate, comunque: non c'è motivo. "Slow" è stata, infatti, una delle canzoni di maggior successo per Kylie, sia per quanto riguarda il pubblico che la critica. Scritta e prodotta da Mr. Dan ed Emiliana Torrini (Sunnyroads), la track fa parte di "Body Language" (2003), nono album della cantante australiana. Il brano non solo raggiunge le primissime posizioni delle top ten di mezzo mondo, ma ottiene anche ottime recensioni da magazine del calibro di Rolling Stone e New York Times. La versione proposta da Tricky nel suo recente Knowle West Boy si lascia alle spalle le atmosfere sensuali ed esotiche di Barcellona (dove è stato girato il video) per (ri)portarci nella metallica, industriale, alienata ed umida Inghilterra dove, per molti, l'unica via di fuga sembra essere, appunto, il trip(hop).

Download! - Slow by Tricky

venerdì, luglio 11, 2008

New Morning by Nick Cave (covered by My Morning Jacket)

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Bè, eccoci qui di nuovo...dove eravamo rimasti? Per l'esattezza al 20 Dicembre 2007, però quello lo potete leggere nel postprecedente. Ricominciamo, allora, in maniera leggermente diversa dalle volte passato. Parlerò, infatti, di singole canzoni, anzichè di album (questo, soprattutto per una questione di tempo). Ma, in particolare, ho intenzione di occuparmi di cover, senza però tralasciare le numerose canzoni free che ormai ogni singolo artista consente di scaricare da internet, specialmente in occasione dell'uscita di nuovi dischi. Partiamo, dunque, e lo facciamo con "New Morning" di Nick Cave and the Bad Seeds. La canzone, che qui vi proponiamo nella versione dei My Morning Jacket, in origine si chiamava "New Day" ed era contenuta come b-side del singolo "Mercy Seat" (1988) e come track conclusiva dell'album "Tender Prey", uscito nello stesso anno. Spesso usata come brano conclusivo dei concerti, è stata proposta per la prima volta live il 23 Febbraio del 1988 ad Adelaide, mentre nel 1992 la ricordiamo in una sessione di Morning Becomes Eclectic. Oltre ad essere il titolo di un disco di Bob Dylan, "New Morning" nasce, per ammissione dello stesso Nick Cave, dal brano "Amazing Grace", un canto cristiano composto da John Newton e risalente addirittura al 1779. Altri, invece (Erik Arendonk), pensano che l'artista australiano si sia ispirato a "Peace in the Valley" di Johnny Cash. I My Morning Jacket la rifanno nel 2000, inserendola nell'EP "Does XMas Fiasco Style". (thanks to Nick Cave Collector's Hell)

Download! - New Morning by My Morning Jacket (4MB)