mercoledì, settembre 17, 2008

I Worked On the Ships by Ballboy

Ok, un blog è sicuramente uno spazio personale, dove parlare di cose più o meno personali. Un blog musicale però dovrebbe avere un minimo di obiettività e cercare -almeno in parte- di soddisfare le aspettative dei visitatori. Il fatto è che questo blog, musicalmente parlando, sta diventando un po' troppo personale e decisamente sempre meno obiettivo. Lo testimonia il post precedente, ma soprattutto la segnalazione che sto per farvi. Si tratta, infatti, di una delle mie band preferite, seconda nella mia classifica personal-mentale, solo ai Belle and Sebastian pre-Rough Trade (quelli che pubblicavano per la Jeepster, per intenderci). Sto parlando del nuovo album di Ballboy, band scozzese come quella appena citata, che fa capo a tale Gordon McIntyre. I Worked On the Ships è il quinto album per questo gruppo di Edinburgo che l'amato John Peel volle per ben cinque volte ospite alle sue session. Non c'è molta novità in questo disco rispetto agli album passati, a parte il passaggio alla Pony Proof Records. C'è forse una leggera tendenza all'acustico, come in The Sash My Father Wore and Other Stories (SL Records, 2003), ma rimangono le canzoni dai titoli lunghissimi, il richiamo agli Smiths e, soprattutto, quella che è stato definita "poesia in grado di far pensare", che si può tradurre semplicemente nella capacità della musica di trasportare l'ascoltatore non solo in luoghi più o meno lontani (la Scozia), ma in altre situazioni esistenziali. E scusate se è poco. Ok, allora: vi lascio una chicca, ma a patto che compriate l'album...

Download/Listen to - Let's Fall in Love and Run Away From Here by Ballboy (Peel Session, 9 Novembre 2004)

martedì, settembre 16, 2008

Cascades by Arnoux

Ancora me lo ricordo: sono stato probabilmente l'unico a mettere i Ten Thousand Bees tra i primi -migliori- dieci album del 2007. Che ci volete fare, a volte l'italianità chiama e, quando lo fa, bisogna rispondere. Per questo post, dunque, non valgono le abituali considerazioni statistiche sul numero di visite e sull'importanza dell'argomento trattato. E poi quelli della Knifeville, label di Maniago (Pordenone, Friuli Venezia Giulia) che si occupa di promuovere esclusivamente la musica del proprio territorio, mi sono sempre andati a genio. Ecco, allora, che non potevo mancare di segnalarvi l'album d'esordio di Arnoux, progetto solista di Fabio Arnosti che -guarda caso- è il bassista delle "diecimila api". Cascades, questo il titolo del disco, è composto da otto brani che richiamano l'indietronica del già citato gruppo, rielaborandola però in un contesto più "liquido" (acquatico, se si guarda la copertina), dai ritmi ancora più lenti e dilatati. Da notare che il prezzo è 10 Euro (spese postali incluse) e che il package comprende una serie di foto di Lara Trevisan. Per darvi una ulteriore spinta all'acquisto, vi lascio queste due tracce in free download. A questo punto però, non potete lasciatevelo scappare!

Download - Today, A Rainy Day by Arnoux
Download - Mia & Me by Arnoux

lunedì, settembre 15, 2008

Emiliana Torrini live su Oui FM e BBC Radio 2

La cantautrice italo-islandese Emiliana Torrini si esibirà live per la radio francese Oui FM. La session verrà trasmessa Martedì 16 Settembre alle 19:20. Lunedì 22 Settembre, invece, dalle 20 alle 22, Emiliana suonerà ancora dal vivo, questa volta per Mark Radcliffe su BBC Radio 2. Altre news che interesseranno i fan della songwriter, che ha appena pubblicato l'album Me and Armini, riguardano la bonus track "The Wolf Song", scaricabile da Itunes (e non contenuta nel CD) e l'aggiornamento del suo sito web.

martedì, settembre 09, 2008

Golden Age by TV On the Radio

I TV On the Radio non sono una band che amo particolarmente. Il fatto che non si sappia praticamente nulla del loro nuovo album, la cui uscita è prevista per il 22 Settembre per Interscope (USA) e 4AD (Resto del Mondo), non me li rende più simpatici. Tra le poche cose che si sanno c'è il titolo, Dear Science, che -la band si è affrettata a precisare- è da intendersi con una "virgola" finale. A parte questa segnalazione, vi farà piacere essere messi al corrente che il primo singolo, "Golden Age" è già disponibile e può essere ascoltato in streaming, così come "Dancing Choose", sul myspace della band. Comunque, al di là di ciò, la ragione per cui i TV On The Radio non sono uno dei miei gruppi preferiti è squisitamente musicale (la professionalità prima di tutto). Però questa cosa della scienza non la mando proprio giù! Qualcuno ha scritto che il loro quarto album sarà "una lettera aperta sulla comprensione umana e sui limiti dell'insopportabile razionalismo". Ma fatemi il piacere! Forse è meglio che vi ascoltiate questa "Golden Age", va' (da intendersi con l'apostrofo -mi raccomando).

Download/Listen to - Golden Age by TV On the Radio

lunedì, settembre 08, 2008

Belles by The Gutter Twins

Evidentemente, Mark Lanegan e Greg Dulli, aka The Gutter Twins, ci hanno preso gusto. Non sono passati, infatti, nemmeno sei mesi dall'uscita di Saturnalia (Sub Pop, 2008), ed ecco che i due ci riportano dritti dritti nelle atmosfere gotiche del loro album "d'esordio". Adorata, questo il titolo del nuovo lavoro, è un EP contenente 8 brani, che può essere scaricato esclusivamente in forma digitale da iTunes. Si tratta principalmente di cover, pescate dal repertorio di artisti affini musicalmente al duo, come Primal Scream, Vetiver, Jose Gonzalez e Scott Walker. La canzone che vi propongo, "Belles", oltre che la title-track, è invece l'unica traccia inedita di questo Adorata EP. Non ci resta, dunque, che ascoltarla e tingere il nostro autunno (?) con i colori oscuri del blues rock.

Download/Listen to - Belles by The Gutter Twins (thx to FoeWeel)

domenica, settembre 07, 2008

I Can't Believe It's Not Better by The Remote Viewer

Proprio ieri un mio amico che non vedo da tanto tempo mi ha chiesto se questo blog si occupava di musica elettronica. Casualmente, era da qualche giorno che avevo un album di questo genere nel cassetto. Anzi, per la precisione si tratta di un doppio Mini-CD 3", in edizione limitata -350 copie, ognuna singolarmente numerata e impacchettata; e il genere rientra più o meno nella definizioni di ambient, minimal, downtempo. Sto parlando di I Can't Believe It's Not Better, ultima fatica di Andrew Johnson e Nicola Hodgkinson, aka The Remote Viewer, da poco uscita per Mobeer. Non sono mai stato un fan di questo tipo di musica, quindi ammetto di essere stato attirato soprattutto dalla copertina dell'album, dal titolo sconsolante (che, in verità, faceva più pensare ad una sorta di shoegaze stile Galaxie 500) e dal fatto che nessuno dei dieci brani presenti avesse un titolo. Non si tratta di un disco di difficile ascolto. Non è cervellotico o roba del genere. E' molto vicino alle atmosfere di Milosh; ed si presta decisamente all'ascolto in contesti metropolitani grigi e piovosi. Purtroppo, non ho trovato niente su internet da farvi ascoltare; e neppure un link da segnalarvi. Per una volta però, può andare bene così: sulla fiducia.

sabato, settembre 06, 2008

Sad Robot by Stars

Ok, Pitchfork mi ha preceduto per quanto riguarda l'ultimo EP dei Clientele (il link non lo metto per ovvia invidia...), ma per quanto riguarda il nuovo degli Stars, Sad Robots EP, non vedo nessuna nuvola all'orizzonte. Fatemi, dunque, cominciare dicendo che il download digitale del disco sarà disponibile soltanto dall'apposito sito ufficiale, mentre le copie classiche, in edizione limitata, potranno essere acquistate esclusivamente durante le date del tour. Ma ne ho già abbastanza di marketing musicale più o meno creativo e quindi passo subito alle canzoni. Si tratta di cinque inediti e di una versione live di "Going, Going, Gone", brano contenuto in Nightsongs (Le Grand Magistery, 2001), tra l'altro in free download previa creazione di un account. Per quanto riguarda il gruppo, li ho amati in Set Yourself on Fire (Arts & Crafts, 2004), mentre non sono riuscito ad apprezzare pienamente il successivo In Our Bedroom After the War (2007). Qui, almeno dai primi ascolti, la band canadese sembra non accontentarsi di rimanere nel solco dell'indie pop. Non posso che apprezzare, dunque, le atmosfere dimesse, i toni di sconfitta, annunciata dalla voce dream-pop di Torquil Campbell, accompagnata ora da singole e ripetute note di pianoforte, ora da un uso dilatato dell'elettronica. Potete farvi un'idea di quello che scrivo, ascoltando la track conclusiva dell'EP, "Sad Robot".

Download/Listen to - Sad Robot by Stars (thx to Ca Va Cool)

venerdì, settembre 05, 2008

The Only Man in Town by Moose

E' bello esagerare, a volte. In barba a tutte le leggi, di mercato e non. E' bello lasciarsi trasportare dal cuore, a volte. A volte, bisogna agire senza pensare. Senza fare calcoli. Vengo al punto. Una band che non c'è più, i Moose, e il cui genere, agli esordi, venne subito etichettato come shoegaze, ossia come "la scena che celebra se stessa" -secondo una famosa definizione di Steve Sutherland di Melody Maker. Un frontman, Russell Yates, che leggeva i testi sdraiato sul pavimento. Un'etichetta, la Hut Records, che molla il gruppo dopo il successo (di critica) ed il fallimento (di vendite) del terzo EP. Un'altra, la Play It Again Sam (PIAS), che ci investe giusto qualche dollaro. In mezzo, il tentativo di autoprodursi attraverso la Cool Badge. Su un sito ho letto una definizione per questa band: "Pop perfetto ignorato da criminali". Infine, nel 1995, la svolta: la band londinese abbandona le influenze di My Bloody Valentine & C. e vira decisamente verso il pop-rock. Qualcuno in cerca di influenze ha tirato in ballo anche il classic rock dei Byrds. Personalmente, li vedo molto più vicini al vecchio pop d'oltremanica degli Smiths e, più recentemente, dello scozzese Ballboy. Se, dunque, a metà Anni Novanta ascoltavate solo Oasis e Blur, forse vi siete persi qualcosa. Vo offro, dunque, l'occasione per redimervi con questa "The Only Man in Town", tratta da HighBall Me! (Nickel & Dimes, 2000), purtroppo l'ultimo album della band. Inoltre, se vi va di approfondire, oltre che cercarli su Wikipedia, vi consiglio di visitare il loro sito non-ufficiale ed il myspace di un fan.

Download/Listen to - The Only Man in Town by Moose (thx to Panda Magazine)

giovedì, settembre 04, 2008

Some Are Lakes by Land of Talk

Mettiamola così: sono da poco finite le Olimpiadi e la gente è tornata al lavoro. L'estate caldissima di quest'anno continua. Fra poco i più giovani se ne torneranno dritti sui banchi di scuola o nelle aule universitarie. Bene, non me ne può fregare di meno. Questo era soltanto per occupare qualche riga di testo. Quello che voglio veramente dire è che le ultime uscite targate Saddle Creek non sono state, per il sottoscritto, fonte di stupore e meraviglia. A ci aggiungo pure che, tra i migliori tre album dell'anno scorso, a dispetto di qualche classifica che ho pubblicato altrove, c'è sicuramente quello di Justin Vernon, aka Bon Iver. Il nonsense però finisce qui, perchè c'è un delicato filo conduttore che lega queste ultime cose che ho detto. Questo filo risponde al nome di Land of Talk, ossia il progetto musicale della cantautrice Elizabeth Powell e del bassista Chris McCarron. Per il loro primo album, Some Are Lakes, in uscita appunto per Saddle Creek, la band si è fatta aiutare da Andrew Barr dei The Slip e, soprattutto, dal già citato Justin Vernon. Quello che ne è venuto fuori sono dieci canzoni tra "il senso per lo storytelling della Powell e la freschezza di Bon Iver". Se vogliamo rimanere in tema di definizioni approssimative, lo definirei una sorta di electric-folk. A me la title track è piaciuta molto. Che ne dite?

Download/Listen to - Some Are Lakes by Land of Talk

lunedì, agosto 25, 2008

Nuove uscite My Honey a Settembre

Che il 1 Settembre, storicamente, non sia una data molto popolare, soprattutto dagli studenti, è cosa risaputa. E quelli della My Honey lo sanno molto bene, tanto che hanno deciso di addolcire la pillola con un po' del loro miele e, nello specifico, rilasciare ben due nuove uscite. La prima riguarda i Jordan, un trio post-punk davvero esplosivo, che pubblica il suo primo album, Oh No! We Are Dominos! in coproduzione con l'etichetta francese Motoneige e, appunto, la bresciana My Honey. Il disco viene annunciato come qualcosa di "esplosivo". Un motivo in più, dunque, per andarli a vedere dal vivo, durante il loro tour italiano, dal 11 al 16 Novembre. La seconda uscita è, invece, un EP del duo Mange-Tout. Teatime with Mr. Who, questo il titolo, è un concentrato di canzoni folk-pop, nate dalla penna e dalla voce della genovese Germana e della francese Nathalie (Le Havre). La coproduzione è questa volta con Marsiglia Records (Genova). Quelli della My Honey, però, si sono messi in testa di allietare alla grande il nostro ritorno dalle vacanze: non bastassero queste due uscite, ci sono i saldi a farci contenti! Tutti coloro, infatti, che acquisteranno almeno due dischi dal catalogo, ne riceveranno uno in omaggio tra Mixtapes & Cellmates - St, AAVV - Let it Bee, Mutt Ramon - Lasten musiikki, Soda Fountain Rag - I love you, Detektivbyrån & Hemstad - split 7. Cosa dire, dunque, se non: Chapeau!

venerdì, agosto 22, 2008

White Snow by Ben Weaver

Fondamentalmente, dentro di me ne sono sempre stato convinto: per quanto riguarda la musica che a me piace, il Minnesota è il luogo per eccellenza, forse non a caso confinante con quella floridissima ed altrettanto diversificata scena canadese. Se poi si parla di pop-rock, le Twin Cities ne rappresentano, forse più di ogni altro luogo, la capitale. L'occasione per ribadirlo è il sesto album per Ben Weaver, "il più interessante cantautore che si possa incontrare" secondo lo scrittore Larry Brown. The Ax in the Oak, questo il titolo del disco in uscita per Bloodshot Records /Glitterhouse, vede ancora la produzione di Brian Deck (Iron & Wine, Modest Mouse), dopo la fruttuosa collaborazione per il precedente Paper Sky (Fugawee Bird Records, 2007). L'approccio questa volta è appena più sperimentale, con alcune leggere incursioni nell'elettronica. Ma il songwriting e le atmosfere sono comunque quelle tipiche dell'artista americano, sospese a metà tra malinconia e oscurità da un lato e speranza e romanticismo dall'altro. C'è qualcosa di Casiotone For The Painfully Alone in questo disco, ma anche una reminiscenza dei vecchi Semisonic; e, per inciso, non manca neppure qualche ascolto di Bright Eyes. Non è un disco che passerà alla storia, ma si tratta comunque di un lavoro da tenere in considerazione. Che ne dite di questa "White Snow"?

Download - White Snow by Ben Weaver

Sesta edizione dello Shagoo Shagoo Festival

Per tutti quelli che pensano che la musica live, al di fuori dell'immaginario triangolo Milano-Bologna-Roma, non sia degna di attenzione, beccatevi questa tre-giorni di musica "INDIEPUNKPOSTCOREMATHPOPROCK". L'evento, organizzato dall'associazione eco-culturale Whathasbeen, si terrà dal 29 al 31 Agosto a Bagnaria Arsa (Udine), vicino l'ex campo di tiro a volo, tre minuti dall'uscita autostradale A4 di Palmanova. L'occasione sembra ottima anche per sfruttare questi ultimi giorni di estate, per un tuffo in mezzo al verde a base di pic-nic e campeggio. Qui di seguito il programma dell'evento:

Venerdi 29 agosto dalle 21.00
STIGMA
BRUT&MADONE, BLEEDING EYES, MEMORIES OF MURDER

Sabato 30 agosto dalle 18.00
shagùnz / stage tempeh.. fiesta fino al mattino:
CONGOROCK, REPEATER
stage tempeh
MY AWESOME MIXTAPE, FATHER MURPHY, DADAMATTO, LUCERTULAS, ANADARCO GHOST'S STORY
stage seitan
DEJLIGT, MORO E QUASI BIONDO, CAMERA MIA, PIANO EARTHQUAKE

Domenica 26 agosto dalle 15
stage tempeh
A COLD DEAD BODY, UFOMAMMUT, LENTO, AMIA VENERA LANDSCAPE, ROBERT OF THE SQUARE, DOROTHY
stage seitan
LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA, FABIAN RIZ ORQUESTRA, ETOILE FILANTE, CORTEX

giovedì, agosto 21, 2008

Minotaur Shock valuta i brani di Amateur Dramatics

I Radiohead, come in altre occasioni, hanno aperto la strada, lasciando agli acquirenti la possibilità di pagare il loro ultimo disco, In Rainbows, la somma che ritenevano giusta. Poi sono venuti Prince, che ha fatto uscire un suo lavoro insieme ad un quotidiano; Nine Inch Nails, che regalava i suoi dischi ai concerti; ora è il turno di Minotaur Shock, aka David Edwards. La ricetta è simile, ma con qualche ingrediente diverso: questa volta, infatti, è stato l'artista a dare una valutazione economica ai brani del suo ultimo disco, Amateur Dramatics (4AD), tenendo in considerazione la difficoltà tecnica del brano, i musicisti che l'hanno di volta in volta accompagnato, i "crash del computer", ecc. Andando sul sito ufficiale, infatti, si possono trovare canzoni che vanno da 33p a 75p, oppure è possibile comprare l'intero album alla modica cifra di £6.41. Interessante, non trovate?

Pre-order per Intimacy dei Bloc Party

No, anch'io non so cosa ha a che fare questa foto con la news che vi sto per dare: è quella che ho trovato nella press release, niente di più. Comunque, il nuovo album dei Bloc Party, Intimacy, è disponibile in pre-order sul sito della band, sia in formato CD che MP3. Per il 27 Ottobre è inoltre prevista un'ulteriore versione del disco, sempre su CD, ma con alcuni extra. Intimacy è il terzo album per la band londinese, dopo il successo di Silent Alarm ed il controverso A Weekend in the City. Ad anticipare il lancio del disco è stato il singolo "Mercury", disponibile sin da metà Agosto nei formati CD, 7" e 12". Sul Myspace del gruppo è possibile ascoltare un altro brano tratto dal loro ultimo lavoro, "Trojan Horse" (curioso: anche i Radio Dept. hanno fatto uscire un EP con questo titolo...).

mercoledì, agosto 20, 2008

Everything That Happens Will Happen Today by David Byrne and Brian Eno

Un ritorno dalle vacanze col botto -è questo quello che penso. Dieci giorni di ferie ed una pressochè totale assenza di collegamento ADSL non mi hanno fatto dimenticare la buona musica. Ma qui "buona" è un termine quasi offensivo. Qui sotto, infatti, vi offro la possibilità di ascoltare per intero, in streaming, i nuovi brani di due signori che non avrebbero bisogno di alcuna presentazione. Se scorrete l'elenco alfabetico della vostra Enciclopedia Rock o un qualsiasi libro di Storia del Rock, i nomi di Brian Eno e David Byrne ricorreranno più di una volta: riassumendo, possiamo considerare come creatore della musica ambient e produttore di successo (suoi i migliori album di David Bowie e U2, tanto per fare qualche nome) il primo e come leader dei Talking Heads il secondo. La loro prima collaborazione risale a circa 30 anni fa, ma il risultato del loro lavoro, My Life In The Bush Of Ghosts, era ed è un album avanti di un buon lustro -quasi un romanzo di fantascienza messo in musica. Il ritorno è, apparentemente, più normale. Anche se il disco è ordinabile/scaricabile solo dal sito ufficiale, Everything That Happens Will Happen Today riporta i due (e gli ascoltatori) in un tempo che precede l'era postmoderna. Una definizione appropriata per riassumere il disco potrebbe essere "electronic gospel". Ma le definizioni, per due personaggi del genere, sono totalmente fuori luogo.

venerdì, agosto 08, 2008

Me and Armini by Emiliana Torrini

Ritorniamo a parlare di Emiliana Torrini. Dopo avervi proposto la cover di The Sound of Silence, rieccomi a scrivere dell'artista italo-islandese. L'occasione è l'uscita del suo nuovo album Me and Armini, prevista per il 9 Settembre sotto etichetta Rough Trade. Per l'occasione, Emiliana è tornata a lavorare con il produttore Dan Carey, già con lei per "Slow" di Kylie Minogue (abbiamo parlato della canzone qui) e -pensate un po'- per la "Gollum's Song" de Il Signore degli Anelli OST. Cosa aspettarsi, dunque, da un'artista cresciuta a pane e Bjork e da un producer già al lavoro con band come Franz Ferdinand e Hot Chip, se non un disco -almeno- interessante! La label lo annuncia come "uno dei più amati del 2008". Io, per il momento, non mi sento nè di confermare nè di smentire quest'affermazione. Mi limito, semplicemente, a farvi ascoltare la title-track e primo singolo, in uscita il 18 Agosto. A me piace molto: traetene voi le conclusioni. (photo courtesy of emiliana.nu)

Download/Listen to - Me and Armini by Emiliana Torrini (thx to Beggars Group USA)

giovedì, agosto 07, 2008

Songs from the Bedroom Floor by Oceansea

Continua il viaggio negli anfratti nascosti di quello che può essere considerato il panorama musicale del mondo. Sono bandite le etichette: non c'è indie o ethno o world che tenga. Solo musica che vogliamo ascoltare, sia essa in inglese (come in questo caso) o in lusitano. Ed è proprio in Portogallo che ci spostiamo, precisamente dalle parti di Alentejo, dove nasce Oceansea. Il nome non è altro che uno dei tanti dietro cui si "nasconde" il prolifico Daniel Catarino, musicista autodidatta attivo in band quali Moneymaking Machine, Delay Lama e Seven Thousand e in solo projects come Long Desert Cowboy, Landfill ed ora, appunto, Oceansea. Il primo frutto di questa nuova sfida è l'EP autoprodotto Songs from the Bedroom Floor, letteralmente registrato sul "pavimento della sua camera da letto", con solo l'aiuto di un microfono e della sua chitarra acustica. L'atmosfera, come immaginerete, è decisamente e volutamente lo-fi, ma il risultato potrebbe andare al di là delle vostre previsioni e, senza quasi accorgervene, potreste scoprirvi a canticchiare "Breathing" o lasciarvi cullare dai dolci accordi di "Postcards from the Wall of Sin".

Download the EP - Songs from the Bedroom Floor by Oceansea (thx to Jamendo)

mercoledì, agosto 06, 2008

Ad Ottobre il nuovo album di Beatrice Antolini

E' prevista per il 17 Ottobre l'uscita del nuovo album di Beatrice Antolini, A Due. Il disco, composto, suonato e cantato da Beatrice, segue a due anni di distanza il fortunato Big Saloon, con il quale l'artista bolognese aveva già messo in luce la sua genialità ed il suo talento musicale. A Due, in uscita per Urtovox in CD e vinile e distribuito in esclusiva per l'Italia da Audioglobe, si prospetta dunque come un'ulteriore crescita artistica per la Antolini e come trampolino di lancio all'interno della scena indipendente italiana ed internazionale. I premix del disco, infatti, hanno già affascinato molti ascoltatori, per la commistione di psichedelia, proto-punk, canzone d'autore e sperimentazione. Rimanete, dunque, sintonizzati per ulteriori aggiornamenti.

martedì, agosto 05, 2008

Is It Possible by Saioa

Che l'inglese sia il mezzo linguistico ed anche musicale più utilizzato non l'ho mai mandata giù. Voglio dire, se ci pensiamo bene, quella che viene considerata musica pop, rock, folk, ecc. è, per il 90%, musica inglese o "in" inglese. Tutto il resto, con poche eccezioni, viene classificato nel migliore dei casi sotto i generi Ethno o World. Bisogna darci un taglio con questa sorta di colonialismo musicale. Io per primo, mi impegno a segnalarvi tutte quelle produzioni non-anglofone che abbiano di pari o superiore qualità rispetto ai dischi che siamo -purtroppo- abituati ad ascoltare. E voglio iniziare proprio con la basca Saioa. La folk singer di Legorreta, arrivata al secondo album con Matrioska Heart (Moonpalace Records, 2008), non dimentica la sua terra e propone undici canzoni, parte delle quali sono nella sua lingua madre. Molti recensori hanno paragonato la voce di Saioa a quella di Thalia Zedek. A me pare sia una sorta di via di mezzo tra Cat Power e Beirut o, se preferite, una Micah P. Hinson al femminile. Non vi resta, dunque, che ascoltare questa "Is It Possible?" e lasciarvi trasportare...da qualche altra parte.

Download/Listen to - Is It Possible? by Saioa

lunedì, agosto 04, 2008

Autumn Fog by Dustin and the Furniture

Ok, lo ammetto: Dustin and the Furniture è un mio vecchio pallino sin dai tempi di Where The Trees Go (Oh! Map Records, 2005). Questo non vuol dire che abbia la mente offuscata ed il mio giudizio sia in qualche modo influenzato. Anzi! Ed il suo ultimo album In the Snow (insieme a Water Lilies) lo dimostra -eccome- che Dustin è uno dei più interessanti ed, allo stesso tempo, uno dei più sottovalutati folk singer in circolazione; sottovalutato anche nel cosiddetto panorama indie, tanto da avere a malapena una label che lo supporta (Sweet Now Records) ed essere -quasi- costretto a vendersi letteralmente i dischi per conto suo. E non fatevi ingannare dal suo Myspace, dove la sua musica viene presentata come Folk/ Punk/ Psichedelica: Dustin è uno della cricca di Bonnie Prince Billy e Bright Eyes che, a volte, sale sugli alberi per osservare il mondo da lassù; poi scende e si mette a scrivere canzoni-impressioni sulla "natura, sul cibo, sulle storie che finiscono e sugli innamoramenti". Solo, a mio parere, lo fa in maniera più viscerale degli artisti che ho citato. Ascoltate questa "Autumn Fog" e...a voi l'ardua sentenza!

Download - Autumn Fog by Dustin and the Furniture (thx to The Collective Family)

domenica, agosto 03, 2008

Pagina 4: movimenti in casa Wichita

Ho appena scritto un post sui Los Campesinos! che eccomi già qui a fornirvi altre news sui prossimi movimenti in casa Wichita. Parto subito in quinta con i Simian Mobile Disco che, dopo il successo ottenuto con l'album di debutto Attack Decay Sustain Release, tornano ora a farci ballare con il rispettivo remix, Sample and Hold. Per la band, è stata l'occasione di lavorare con amici del calibro di Beyond The Wizards Sleeve (Erol Alkan e Richard Norris), il produttore francese Joakim ed il promoter Cosmo Vitelli (si accettano scommesse sulle origini di questo tizio); per noi, la possibilità di ascoltare un po' di sana (?) "techno minimalista, disco decadente, oscuro dubstep e sgangherati beat elettronici". Ascoltare e ballare per credere.

Download/Listen to - I Believe by Simian Mobile Disco (thx to BrooklynVegan")

Il secondo movimento a scuotere le fondamenta della label riguarda una delle sue band di punta, i Bloc Party. E' infatti annunciata per l'11 di Agosto l'uscita del nuovo singolo Mercury. Il brano è già ascoltabile (ma non scaricabile) sul Myspace del gruppo, mentre il video è disponibile sul loro sito ufficiale. Nell'attesa, vi offro questa stupenda "So Here We Are", presa direttamente dalle loro Black Session parigine.

Download/Listen to - So Here We Are by Bloc Party (Black Session, 07-02-05)

sabato, agosto 02, 2008

Breakfast in America by Supertramp

Inizio con questo post un'altra "rubrica" (o chiamatela come volete), ancora dedicata alle cover, ma questa volta nel senso di "copertine" di dischi più o meno famosi. Spesso, infatti, come recita una famosa canzone dei Belle and Sebastian, "This is Just a Modern Rock Song" (Jeepster, 1998), I only buy a book by the way It looks. In questo caso parliamo, ovviamente, di dischi, ma tutto questo era per dire che anche le album cover hanno rivestito e rivestono un ruolo molto importante per la popolarità di un disco. Voglio quindi iniziare con Breakfast in America (A&M, 1979), sesto e pluripremiato album degli inglesi Supertramp. La copertina -ormai divenuta un'icona della cultura pop- è molto curiosa perchè mostra una veduta aerea di New York con, al posto dei grattacieli, scatole di cereali, posacenere, posate (come banchine del molo), scatole di uova, bottiglie di aceto, ketchup, senape, ecc. Ci sono ancora le Twin Towers, che qui appaiono come due pile di scatoloni. Ma l'immagine più indelebile è sicuramente quella che vede, al posto della Statua della Libertà, una "paffuta" cameriera, impersonata dall'attrice Kate Murtagh, che regge un bicchiere di succo di frutta su un piattino invece della torcia e, nell'altra mano, un menu. Un'altra immagine particolarmente curiosa si trova poi sul retro della copertina, con la band che fa colazione alla Bert's Mad House, leggendo i quotidiani delle rispettive città di origine. Per ri-immergerci nell'atmosfera dell'album, vi propongo, infine, la loro canzone più famosa, "The Logical Song".

Download/Listen to - The Logical Song by Supertramp (thx to La Rockola)

venerdì, agosto 01, 2008

Nuovo album a Ottobre per i Los Campesinos!

I Los Campesinos! non si fermano. Sono passati appena cinque mesi dal loro Hold On Now, Youngster... ed ecco che, per il 13 di Ottobre, annunciano l'uscita di We Are Beautiful, We Are Doomed (chissà se la virgola nei titoli è voluta...), dieci nuove tracce registrate a Seattle con l'amico John Goodmanson, già al lavoro in passato con Blonde Redhead, Sleater-Kinney, Bikini Kill, Wedding Present, Wu Tang. Il gruppo però si affretta a precisare che non si tratta di alcun post-album cash in (vi vengono in mente gli Okkervil?), non ci sono B-sides o rarities di sorta. Semplicemente la band, invece che ripubblicare una radio edit di "You! Me! Dancing!", ha preferito fare appoggio sulla Wichita e, spontaneamente, rilasciare queste dieci canzoni:

1. Ways To Make It Through The Wall
2. Miserabilia
3. We Are Beautiful, We Are Doomed
4. Between An Erupting Earth And An Exploding Sky
5. You'll Need Those Fingers For Crossing
6. It's Never That Easy Though, Is It? (Song For The Other Kurt)
7. The End Of The Asterisk
8. Documented Minor Emotional Breakdown # 1
9. Heart Swells/Pacific Daylight Time
10. All Your Kayfabe Friends

Download/Listen to - You! Me! Dancing! by Los Campesinos! (thx to omahype)

Two Silver Trees by Calexico

Dovrebbe uscire il 9 Settembre il nuovo album dei Calexico, Carried To Dust. Il disco, che sarà pubblicato per Touch & Go, è ancora una volta un mix di country e rock, con la bussola decisamente puntata verso il Sud degli Stati Uniti. Basti pensare che è stato registrato a Tucson, Arizona e che per la produzione la band si è affidata a Nick Luca, che vanta esperienze con Neko Case ed Iron & Wine. E che la nutrita serie di ospiti comprende, oltre a Sam Beam, dei già citati Iron & Wine, anche il cantautore dell'Iowa Pieta brown ed il bassista dei Tortoise, Doug McCombs. Sul sito della label sono già disponibili due video. Io, per il momento, vi propongo questa "Two Silver Trees", che riassume pienamente lo stile e l'atmosfera dell'intero album.

Download/Listen To - Two Silver Trees by Calexico

giovedì, luglio 31, 2008

In Europa The Calorifer is Very Hot!

No, non è un riferimento al prezzo del petrolio ed al relativo aumento di costo dei riscaldamenti. Si tratta, invece, del nuovo mini-tour europeo dei The Calorifer is Very Hot! che, per l'occasione, si presentano in formazione a 4. Un'altra notizia che, senza dubbio, interesserà i fan della band è la possibilità di ascoltare, il 5 Agosto a dISPENSER LAB su Radio 2, "New York Telephone Conversation" di Lou Reed, rifatta proprio dai "caloriferi". Infine, "Slow Motion Dream", brano contenuto in Marzipan in Zurich (My Honey, 2007), album di cui potete vedere la copertina e leggere la mia recensione, è diventata la colonna sonora di uno spot sul canale satellitare di MTV, QOOB. Lo potete vedere cliccando su questo link. Ma ecco le date del suddetto mini-tour europeo:

6th aug 2008 - LOCKENGELOET - St.Pauli / Hamburg [GERMANY]
7th aug 2008 - ASTRASTUBE - Hamburg [GERMANY]
9th aug 2008 - MADAME CLAUDE - Kreuzberg / Berlin [GERMANY]
10th aug 2008 - To Be Announced - in Berlin or Genk [BELGIUM]
12th aug 2008 - MARITIMA BANDIERA BLU - Varazze / Savona [ITALY]

mercoledì, luglio 30, 2008

Hey There Delilah by Plain White Ts

La radio non è il male assoluto -è di questo che sto cercando di convincermi. Se una canzone passa per radio una, due, tre, cento volte, non necessariamente fa schifo o è da buttare. Ho pensato questa cosa per i Keane (sì, vabbè, mi piacciono i Keane...e allora?), per i Phantom Planet (ricordate California?) e, più recentemente, per Jason Mratz e, appunto, per "Hey There Delilah" dei Plain White Ts. Il gruppo non mi dice niente: è una band emo-rock a stelle e strisce come tante altre. La canzone, invece, sì, a partire dalla storia che c'è dietro. Delilah, infatti, è, secondo molti, Delilah DiCrescenzo, ex-atleta statunitense della corsa ad ostacoli (3000 siepi), ora assistant coach al Bryn Mawr College. La storia vuole che Higgenson, il leader thei Plain White Ts, le abbia chiesto di uscire, dicendo di avere già una canzone scritta per lei e la DiCrescenzo abbia rifiutato. L'altra versione della vicenda (più terra-terra) fa derivare il nome Delilah da semplici ragioni di metrica musicale. Comunque sia, "Hey There Delilah" è stata quella che si dice la gallina dalle uova d'oro per il gruppo di Chicago. Comparsa inizialmente come singolo estratto dal terzo album della band, All That We Needed (Fearless Records, 2005), raggiunge presto i primi posti della Billboard Top 100 e delle hit chart di tutto il mondo e viene inclusa nell'omonimo EP e nel successivo album Every Second Counts, entrambi usciti per la Hollywood Records che, evidentemente, deve aver intuito il potenziale commerciale del brano. Probabilmente, non sentiremo parlare ancora di questa band (le ultime parole famose...), ma comunque "Hey There Delilah" rimane una bella canzone. A prescindere da quanto viene trasmessa in radio.

Download/Listen - Hey There Delilah by Plain White Ts (thx to IndieRockSongs.com)

martedì, luglio 29, 2008

The Sound of Silence by Simon & Garfunkel (cov. by Emiliana Torrini)

Difficilmente non conoscerete questa canzone. Per i pochi di voi (c'è davvero qualcuno?) che non sanno di cosa sto parlando, sappiate che il brano fu scritto nel Febbraio del 1964 da Paul Simon, soltanto qualche mese dopo l'assassinio del Presidente J.F. Kennedy (Novembre, 1963), per "catturare le emozioni traumatiche provate dagli Americani". Simon iniziò a lavorare sulla canzone subito dopo l'attentato, concependola come un brano acustico poi inserito nell'album di debutto di Simon & Garfunkel, Wednesday Morning, 3 A.M. Il flop del disco e la successiva separazione dei due, portarono ad una seconda registrazione, questa volta finita in The Paul Simon Song Book. Fu, invece, il produttore della Columbia, Tom Wilson, ad far aggiungere le parti di chitarra elettrica, basso e batteria e poi a ripubblicarla come singolo nel 1965 senza nemmeno consultare i due artisti. Di lì a poco, Simon & Garfunkel si sarebbero riuniti e avrebbero ripubblicato, per l'ennesima volta, il brano, nell'omonimo album Sounds of Silence. La canzone sarà quindi usata, diventando praticamente mito, in alcune scene del film Il Laureato (1967), con Dustin Hoffman. Tra le tante cover di "The Sound of Silence" (più di venti "dichiarate") voglio proporvi questa versione dell'italo-islandese Emiliana Torrini, decisamente fedele alle prime release acustiche.

Download/Listen - The Sound of Silence by Emiliana Torrini

lunedì, luglio 28, 2008

The Ark by Dr. Dog

Far parte di una band che suona rock psichedelico ed i cui componenti e perfino amici dei componenti hanno dei buffi nickname presi da particolari delle loro vite non significava niente prima del 2004. Prima del 2004 i Dr. Dog erano dei perfetti sconosciuti. A volte, per via del nome, venivano scambiati per un gruppo hip-hop. Qualcosa, però, in quell'anno cambierà -e non di poco- le loro vite. Sarà stata la recensione positiva del NY Times o il tour di supporto ai My Morning Jacket, ma di lì a poco la band firmerà per la Rough Trade ed andrà in tour in USA ed Europa con gente del calibro di Clap Your Hands Say Yeah e Strokes e, più recentemente, Raconteurs e Black Keys. Meno male -verrebbe da dire- perchè questi boys della Pensilvanya non solo vengono paragonati ad alcune band degli Anni Sessanta come The Band e, udite udite, Beatles e Beach Boys. Ascoltando il loro ultimo album, Fate, l'album che il gruppo "era destinato a comporre", uscito per Park The Van, il paragone con questi ultimi ci sta tutto (sentire i vari cori sparsi qua e là per credere). Anzi, sin dall'inizio dell'ascolto, si possono perfino trovare influenze degli ultimi Wilco (mi riferisco all'Alternative-Country di Sky Blue Sky). Molto gentilmente, i cinque di Philadelphia hanno reso disponibile per l'ascolto l'intera tracklist del loro ultimo lavoro su Myspace. Tra quelle, invece, scaricabili, vi propongo la traccia n°6, "The Ark". Sono sicuro che i più attenti tra di voi vi troveranno anche alcune "impronte" dei White Whale. Comunque sia, ascoltateli, scaricateli, comprateli o fateveli prestare: non ve ne pentirete.

Download/Listen - Worst Trip by Dr. Dog

domenica, luglio 27, 2008

Pagina 3: buone nuove dalla Jagjaguwar

Per il resoconto di questa settimana, mi è sembrato giusto concentrarmi sulle news inviatemi dalla Jagjaguwar a proposito delle prossime uscite. Ho già detto del nuovo degli Okkervil River, atteso in Europa per Settembre. In Ottobre sarà, invece, la volta degli Women, il cui omonimo album di debutto è stato registrato da Chad VanGaalen nel corso di quattro intensi mesi passati nel suo basement. Le coordinate seguite sono Velvet Underground, Swell Maps e This Heat, con l'aggiunta di una densa patina lo-fi.

Download/Listen - Black Rice by Women
Download/Listen - Group Transport Hall by Women

Un'altra buona notizia riguarda la collaborazione tra Julie Doiron e Phil Elverum. La Doiron, infatti, si è presa una pausa dalle registrazioni per partecipare al nuovo album dei Mt. Eerie, Lost Wisdom, in uscita anch'esso per Ottobre. Se non sapete di chi sto parlando, ascoltatevi questo brano preso da Loneliest In The Morning (Sub Pop, 1997), recentemente ristampato proprio dalla Jagjaguwar.

Download/Listen - So Fast

sabato, luglio 26, 2008

A Fire by The Boy Bathing

Se morite dalla voglia di ascoltare il terzo album solista di Conor Oberst ma, soprattutto, il suo I'm Wide Awake, It's Morning, pubblicato sotto lo pseudonimo di Bright Eyes, è uno dei vostri album preferiti, allora è impossibile non amare questi quattro ragazzi di New York City, meglio conosciuti come The Boy Bathing. La band, il cui nome deriva da una favola di Esopo (eh, sì: il Latino non è morto!), vanta un palmares di tutto rispetto, in quanto a compilations (Arcade Fire, Sufjan Stevens e Jens Lenkman) e concerti (Lou Barlow, Smashing Pumpkins, ecc.). Dai nomi appena citati, dunque, vi sarete fatti più di un'idea sul tipo di suono generato dalla band, ossia un "rock, emo, folk", fatto di "liriche prolifiche, arrangiamenti stravaganti e live performance drammatiche". Il loro primo album, A Fire to Make Preparations (autoprodotto) è però, almeno secondo il sottoscritto, quanto di più vicino ci possa essere al già citato I'm Wide Awake. Anzi, per dirla tutta, è una sorta di seguito ideale dell'ottimo album di Bright Eyes. Se non ci credete, ascoltate i dieci minuti di "A Fire" e poi mi saprete dire.

Download/Listen - A Fire by The Boy Bathing (thx to TheWorldForgot.com)

Quaint Affair by Beangrowers

Allora, seguite questa ricetta: prendete due, Ian Schranz e Mark Sansone, che si incontrano e fanno amicizia al catechismo, in chiesa; mettete che uno di questi (Schranz) avesse già una carriera da giocatore di tennis professionista ben avviata; aggiungeteci una ragazza, Alison Galea, dall'accento marcatamente british; quindi puntate il dito su (vabbè, andate su Google Maps e digitate) St. Julian's, Malta, ed avrete ottenuto i Beangrowers. Ah, dimenticavo l'ingrediente finale: il nome se lo sono scelto sul momento, dopo che gli avevano chiesto un titolo da mettere sulle locandine. Il gruppo, che suona un pop-rock "elettrizzato" da samples presi da vecchi film di fantascienza o realizzati al computer, viene accostato a band come Violent Femmes, Joy Division e Pixies. A me, molto più terra terra, mi vengono, invece, in mente i Garbage o i Metric di Emily Haines, anche considerando l'alone indie che li circonda (dove per "indie" intendo che sono conosciuti, praticamente, soltanto in Germania e Nuova Zelanda...e vabbè, a Malta!). Per chi volesse procurarsi il loro ultimo album, Not In a Million Lovers, le etichette di riferimento sono Minty Fresh per gli USA e Series 8 per UK e resto d'Europa. Se, invece, prima di comprarlo o scaricarlo volete chiarirvi le idee, vi propongo l'opening-track "Quaint Affair".

Download - Quaint Affair by Beangrowers

venerdì, luglio 25, 2008

Annunciato il nuovo album degli Okkervil River

Stesso posto, stesso mese. Gli Okkervil River annunciano l'uscita del loro nuovo album per Settembre 2008 (8 Settembre in Italia). The Stand Ins, questo il nome, uscirà ancora per Jagjaguwar e, da quello che abbiamo potuto sentire, sarà caratterizzato dallo stesso mix di country-rock che ha caratterizzato i precedenti lavori, in particolare il loro album più venduto, The Stage Names (per quanto mi riguarda, il mio preferito è Black Sheep Boy). L'album è stato registrato principalmente durante il loro ultimo tour, ad eccezione del brano "Singer Songwriter" che è stato, invece, composto più recentemente. Il materiale prodotto -ha rivelato Will Sheff- poteva portare alla pubblicazione di un doppio album ma, ancora una volta, la band ha preferito concentrare il tutto in un unico disco per poi, eventualmente, ripetere l'operazione fatta con Black Sheep Boy Appendix. Non ci resta, dunque, che aspettare Settembre. Nel frattempo, questa è la tracklist:

01 The Stand Ins, One
02 Lost Coastlines
03 Singer Songwriter
04 Starry Stairs
05 Blue Tulip
06 The Stand Ins, Two
07 Pop Lie
08 On Tour With Zykos
09 Calling and Not Calling My Ex
10 The Stand Ins, Three
11 Bruce Wayne Campbell Interviewed on the Roof of the Chelsea Hotel, 1979

lunedì, luglio 21, 2008

Danny Callahan by Conor Oberst

Non si può dire che Conor Oberst sia uno che se ne sta con le mani in mano. Non gli basta, evidentemente, il suo percorso artistico come Bright Eyes, con annessi e connessi (tour, promozione album, ecc.). E nemmeno il suo impegno in band come Commander Venus, Park Ave. e Desaparecidos. E neanche l'aver rilasciato, ormai più di dieci anni fa, tre album da "solista". L'artista di Omaha ha, infatti, sentito il bisogno di una nuova sfida e si è rinchiuso in una casa di montagna a Tepoztlan, Morelos, in Messico, insieme ad alcuni amici che si fanno chiamare The Mystic Valley Band (dal nome della località Valle Mistico). Il risultato è questo album omonimo, in uscita per Merge Records (USA) il 5 di Agosto. Ve ne vogliamo dare un assaggio, con questa "Danny Callahan". Cosa ne pensiamo? Beh, l'isolamento ha, in genere, prodotto molta buona arte (a parte quello di Shining, s'intende). Tuttavia, ad un primo ascolto, è davvero difficile dire Conor Oberst e non pensare a Bright Eyes.

Download/Listen - Danny Callahan by Conor Oberst (thx to Consequenceofsound.net)

domenica, luglio 20, 2008

Pagina 2: Buon Compleanno Sub Pop

Venti anni e non sentirli, come si dice in questi casi. Sono, infatti, passati circa venti anni da quando Bruce Pavitt creò la fanzine Subterranean Pop (poi abbreviata in Sub Pop), che proponeva compilation di varie rock band della scena underground. Di lì a poco, Pavitt si sarebbe trasferito a Seattle, dove sarebbe iniziata l'avventura di questa label che, tra le altre cose, ha avuto il merito di far conoscere il fenomeno grunge, ingaggiando per prima band come Nirvana, Soundgarden, Mudhoney. Ma limitare l'operato dell'etichetta a questo, significherebbe fare un enorme torto a tutte quei gruppi ed a tutta quella musica che, in un modo o nell'altro, ci ha fatto compagnia in tutti questi anni. Pitchfork ha già pubblicato una selezione dei migliori album targati Sub Pop. Io vi propongo invece la segnalazione di una band interessante e solare che, ad alcuni, potrebbe essere sfuggita: i Grand Archives. Se, infatti, Seattle non è una citta conosciuta per il sole, non necessariamente i gruppi che ci vivono devono comporre musica triste. I Grand Archives, che nelle note ufficiali della label vengono paragonati a The Mamas & Papas e The Turtles, rispondono a questi tempi oscuri con un sound caldo, pieno di speranza e di spirito, anche grazie al contributo dell'ex-chitarrista dei Band of Horses, Matt Brooke.

Download/Listen - Torn Blue Foam Couch by The Grand Archives

My Awesome Mixtape in tour a Settembre

Un furgone Ford Escort già evoca un certo tipo di immaginario. Se poi ci mettete dentro cinque persone e svariati strumenti musicali, i contorni della scena si fanno ancora più nitidi. Stiamo parlando dei bolognesi My Awesome Mixtape, geek italici e nerds da esportazione che, nel giro di un mese (Settembre 2008), porteranno il loro primo e finora unico album, My Sad and Lonely Waterloo" (I Dischi dell'Amico Immaginario/My Honey), in giro per l'Europa. C'è poi una nuova versione di "I've Lost My Language", che è stata scelta dalla Mercedes Benz (oh, yeah!) come brano per la compilation Mixed Tape 21. Se doveste trovarvi in giro per il Vecchio Continente, dunque, eccovi le date:

25/07 L'ALIMENTATION GENERALE Paris (F)
26/07 603QM Darmstadt (D)
27/07 HAPPY DAYS Hradec Kràlové (CZ)
4/09 KALTSCHA Mengede - Dortmund (D)
5/09 GROUND 3 FESTIVAL Den Haag (NL)
6/09 KIFF Aarau (CH)
7/09 tba tba
8/09 RHIZ Wien (A)
9/09 CLUBKELLER Frankfurt Am Main (D)
10/09 SPARTE4 Saarbruecken (D)
11/09 VIRI FESTIVAL Eindhoven (NL)
12/09 STANICA Zilina (SK)
13/09 FESTIVAL Lanskroun (CZ)
14/09 ASTRA STUBE Hamburg (D)
15/09 LOKAL Berlin (D)

Nel frattempo, rinfrescatevi la mente e le orecchie con qualche pezzo...

Download/Listen - Suddenly April Left Us Without A Kiss by My Awesome Mixtape
(live @ Radio Città del Capo, 2007-03-16) (thx to Polaroid)

Wildering by Kria Brekkan

Oggi voglio proprio esagerare, proponendovi non soltanto una rarità, ma una rarità tra le rarità, se mi passate il gioco di parole. Vediamo se qualcuno di voi riesce ad indovinare, solo da questi indizi che vi darò, di chi sto parlando (vabbè, avrete letto il titolo...idealmente, voglio dire). Vi viene in mente qualcosa se vi dico che l'artista in questione è stata membro dei Mum (ma anche degli Storsveit Nix Noltes e Slowblow)? Che ha partecipato ad alcuni album dei Mice Parade ed a Feels degli Animal Collective? Che ha sposato un componente di questa band, Avey Tare (aka David Portner), e ci ha pure fatto un disco (Pullhair Rubeye)? Ma sentite questa (qui potrei impazzire!): è una delle ragazze (l'altra è la sorella gemella Gyða) che compaiono sulla cover di Fold Your Hands Child, You Walk Like a Peasant dei Belle and Sebastian! Ancora nulla? Va bene, ammetto che nemmeno a me sarebbe venuto in mente un nome e la faccio finita. Sto parlando di Kristín Anna Valtýsdóttir, meglio conosciuta come Kría Brekkan, singer e polistrumentista islandese che (rarità tra le rarità!) ha rilasciato un 7" per la giapponese Afterhours, di cui vi propongo la prima delle tre tracce complessive, "Wildering". Devo dire che è abbastanza schizzata, "paranormale". Una specie di Bjork alle prese con...un'invasione aliena!

Download/Listen - Wildering by Kria Brekkan (thx to Ravensingtheblues.com)

sabato, luglio 19, 2008

I Will Be Fine by David Vandervelde

A volte capita che ti colpisca una copertina. Solo una copertina, a prescindere dal contenuto. Naturalmente, il 99% delle volte, una cover attira la tua attenzione se ci sono un culo e due tette stampate sopra. Ma, per il restante 1% delle volte, non è così. Mi sto, infatti, riferendo proprio a questo punto percentuale (che sfiga, eh?) segnalandovi il nuovo album di David Vandervelde, Waiting For The Sunrise, in uscita per Secretly Canadian il 5 di Agosto. E quello nella foto potrebbe essere uno qualsiasi dei tanti fricchettoni Anni 70, perchè è proprio da quel periodo che David prende ispirazione per la sua musica. Qui però la psichedelia non c'entra. Qui stiamo parlando di puro pop, "solare", che "richiama i temi classici del viaggio e dell'infinito". personalmente, non ho mai amato le produzioni della Secretly Canadian: troppo "celestiali" per i miei gusti. Questa mi piace molto, proprio perchè è decisamente atipica per le scelte musicali della label. Ah, quasi dimenticavo: nel disco suona anche l'ex-Wilco Jay Bennett. In attesa, dunque, dell'uscita dell'album, gustatevi questa "I Will Be Fine" e ditemi che ne pensate.

Download/Listen - I Will Be Fine by David Vandervelde

PLASKAPLASKA BOMBELIBOM

No, non vi preoccupate: la tastiera non ha tirato le cuoia. E', infatti, solo il titolo del nuovo album dei Le Man Avec Les Lunettes, PLASKAPLASKABOMBELIBOM (un altro nome no, eh?), annunciato per Ottobre. Il disco, "suonato, arrangiato, registrato e (in parte) mixato" dagli stessi LMALL, sarà pubblicato da MyHoney. Le registrazioni dell'album, iniziate nel "lontano" 2006, non sono però le uniche cose che hanno tenuto impegnato il gruppo. In questi due anni, infatti, sono usciti: "un cd-r, un vinile 7" e uno 12", una cassetta e un Digipack CD"; oltre ai 70 e più concerti in Italia ed in Europa. Come dite? Non ce la fate ad aspettare l'autunno? Non vi preoccupate, perchè nel frattempo sono previste tre uscite da non perdere: la prima, per la Series Two Records, contiene "The Blogger And The Dandy"; la seconda, su cassetta!!! per la Foxpop Cassettes (vi dico solo che il direttore della label si chiama Alex ed ha 16 anni...); infine, la terza, ancora per la Series Two Records, raccoglierà materiale vecchio e rarità dei LMALL. Non ci resta, dunque, che goderci l'estate, ma senza perdere di vista le prime foglie che cadranno.

venerdì, luglio 18, 2008

1983 (Pelle & Sebastian) by Pelle Carlberg

Sulle prime, potrebbe sembrare un errore di digitazione: invece, è il nuovo singolo di Pelle Carlberg. Già autore di un discreto secondo album, "In a Nutshell", il cui tour di supporto lo ha portato un po' in giro per il mondo (ultima tappa, Kuala Lumpur), Pelle torna in Svezia e decide (e che ci volete fa'!) di comprarsi una chiesa sull'isola sperduta di Gotland. Qui, nel giro di due mesi, riesce a scrivere il suo terzo disco, The Lilac Time, che sarà pubblicato in Agosto e, come gli altri due, uscirà per Labrador (Europa) e Twentyseven Records (USA). Le note ufficiali della label svedese parlano di "melodie gentili" e di "humor sagace" e, per quanto riguarda il primo singolo, "1983 (Pelle & Sebastian)" vengono scomodati addirittura i Love di Forever Changes, shakerati con una "malinconica estate svedese" ed un pizzico di percussioni da Rio de Janerio. A noi sembra che le influenze più forti vengano, come è facile dedurre dal titolo, dall'amatissima band di Glasgow e, se proprio vi capita di risentire "Belle & Sebastian" (Dog On Wheels EP, 1997), troverete più di una semplice ispirazione.

Download/Listen - 1983 (Pelle & Sebastian) by Pelle Carlberg

mercoledì, luglio 16, 2008

Sometimes I Think of You by The Pastels (cov. by ASDIG)

Due amici, Ben Daniels e Ever Nalens, che ritornano negli USA, dopo aver vissuto per alcuni anni in Gran Bretagna, ed una grande passione per la musica: così nascono gli A Sunny Day in Glasgow, nome ispirato al periodo trascorso da Nalens nella capitale scozzese. In seguito, quest'ultimo lascerà il gruppo, a cui invece si uniranno le sorelle gemelle di Daniels, Robin and Lauren. Di certo, comunque, avrete sentito parlare e probabilmente ascoltato Scribble Mural Comic Journal (Notenuf Records, 2007), album d'esordio della band, acclamato dalla critica di mezzo mondo. Forse non tutti sanno però che gli ASDIG hanno recentemente pubblicato uno split single per la Slumberland Records, insieme ai The Sunny Street. Searching for the Now 3, questo il nome del disco, fa parte di una serie di singoli incisi dalla Slumberland su vinile 7" e distribuiti in solo 600 copie. La terza uscita di questa serie contiene due brani, tra cui nientemeno che la cover "Sometimes I Think About You" dei the Pastels, vere e proprie leggende dell'indie pop. Il brano è davvero particolare, in quanto riesce a trovare il giusto equilibrio tra lo shoegaze degli ASDIG e le tentazioni C86 della band scozzese. Tutto questo, naturalmente, a vantaggio del pop -e delle nostre orecchie!

Download/Listen - "Sometimes I Think About You" by A Sunny Day in Glasgow

domenica, luglio 13, 2008

Pagina 1: Notizie dalla 4AD

La prima novità -ve ne sarete accorti- è che ripartiamo. La formula, come ho scritto nel post su "New Morning", risulterà un po' cambiata per i "vecchi" visitatori: prenderemo, infatti, in considerazione singole canzoni e cover, che metteremo a disposizione dei visitatori per il download. Si tratterà, dunque, di free MP3, da cui prenderemo spunto per parlare, eventualmente, di un album o della storia che c'è dietro alla canzone stessa. Ma ci saranno anche le cover che voi visitatori vorrete inviarci, insieme a quelle che prenderemo direttamente da YouTube e Myspace. Un'altra novità, che partirà a breve, è la partnership con Files Digest, il sito web dedicato al software freeware, free ed open source. La prima iniziativa in questo senso prevederà lo scambio dei feed Rss tra i due siti. Terza e, per ora, ultima novità (ah, del nuovo template ve ne eravate accorti, vero?), questa rubrica settimanale, dedicata alle news che quotidianamente ci arrivano da parte delle case discografiche. Ripartiamo, dunque!

Stereolab
Gli Stereolab pubblicheranno il loro nuovo album in Agosto. "Chemical Chords", questo il titolo, sarà il primo disco della band dopo un silenzio di circa cinque anni ed anche il primo che uscirà per la 4AD.

Download/Listen - Three Women by Stereolab

Minotaur Shock
Dopo due anni di silenzio, inoltre, tornano i Minotaur Shock con un nuovo disco, Amateur Dramatics. L'album, il secondo per la 4AD, sarà disponibile soltanto in versione digitale.

Download/Listen - My Burr by Minotaur Shock

Atlas Sound
Infine, l'ultimo album degli Atlas Sound, Let The Blind Lead Those Who See But Cannot Feel, è disponibile nei negozi da Giugno insieme ad un secondo disco di materiale bonus ed artwork aggiuntivo.

Download/Listen - Another Bedroom by Atlas Sound

sabato, luglio 12, 2008

Slow by Kylie Minogue (covered by Tricky)

Che cosa succede se si mescola una regina del pop come Kylie Minogue e un pioniere del trip-hop come Adrian Thaws aka Tricky? I risultati potrebbero essere imprevedibili, così come i rischi: i "puristi" di entrambi i generi, infatti, potrebbero faticare a comprendere questo sodalizio e storcere il naso. Se fate parte dell'una o dell'altra categoria (o siete, per così dire, neutrali), non vi preoccupate, comunque: non c'è motivo. "Slow" è stata, infatti, una delle canzoni di maggior successo per Kylie, sia per quanto riguarda il pubblico che la critica. Scritta e prodotta da Mr. Dan ed Emiliana Torrini (Sunnyroads), la track fa parte di "Body Language" (2003), nono album della cantante australiana. Il brano non solo raggiunge le primissime posizioni delle top ten di mezzo mondo, ma ottiene anche ottime recensioni da magazine del calibro di Rolling Stone e New York Times. La versione proposta da Tricky nel suo recente Knowle West Boy si lascia alle spalle le atmosfere sensuali ed esotiche di Barcellona (dove è stato girato il video) per (ri)portarci nella metallica, industriale, alienata ed umida Inghilterra dove, per molti, l'unica via di fuga sembra essere, appunto, il trip(hop).

Download! - Slow by Tricky

venerdì, luglio 11, 2008

New Morning by Nick Cave (covered by My Morning Jacket)

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Bè, eccoci qui di nuovo...dove eravamo rimasti? Per l'esattezza al 20 Dicembre 2007, però quello lo potete leggere nel postprecedente. Ricominciamo, allora, in maniera leggermente diversa dalle volte passato. Parlerò, infatti, di singole canzoni, anzichè di album (questo, soprattutto per una questione di tempo). Ma, in particolare, ho intenzione di occuparmi di cover, senza però tralasciare le numerose canzoni free che ormai ogni singolo artista consente di scaricare da internet, specialmente in occasione dell'uscita di nuovi dischi. Partiamo, dunque, e lo facciamo con "New Morning" di Nick Cave and the Bad Seeds. La canzone, che qui vi proponiamo nella versione dei My Morning Jacket, in origine si chiamava "New Day" ed era contenuta come b-side del singolo "Mercy Seat" (1988) e come track conclusiva dell'album "Tender Prey", uscito nello stesso anno. Spesso usata come brano conclusivo dei concerti, è stata proposta per la prima volta live il 23 Febbraio del 1988 ad Adelaide, mentre nel 1992 la ricordiamo in una sessione di Morning Becomes Eclectic. Oltre ad essere il titolo di un disco di Bob Dylan, "New Morning" nasce, per ammissione dello stesso Nick Cave, dal brano "Amazing Grace", un canto cristiano composto da John Newton e risalente addirittura al 1779. Altri, invece (Erik Arendonk), pensano che l'artista australiano si sia ispirato a "Peace in the Valley" di Johnny Cash. I My Morning Jacket la rifanno nel 2000, inserendola nell'EP "Does XMas Fiasco Style". (thanks to Nick Cave Collector's Hell)

Download! - New Morning by My Morning Jacket (4MB)