mercoledì, agosto 30, 2006

Garibaldi fu ferito

Se, dopo aver sentito per l'ennesima volta Seven Nation Army dei White Stripes aka "po-popopo-popo-po" (l'avete sentita persino alla sagra della ciliegia), avete iniziato - come me - ad attaccare volantini con la scritta "wanted" sopra la faccia di Jack White, non so cosa farete davanti alla profanazione della sacra filastrocca su Garibaldi, imparata a memoria alle elementari, tra un buondì e un panino col prosciutto cotto. Faceva così:

Garibaldi fu ferito
fu ferito ad un gamba
Garibaldi che comanda
che comanda il battaglion


La maestra la usava per farci imparare le vocali dell'alfabeto: chi sbagliava doveva subire la mossa dell'Airone di Nanto, di cui la mia maestra era la vera depositaria (fu questo il motivo principale che mi spinse a guardare Ken Il Guerriero: difendermi dai fendenti incrociati della mia insegnante...); il divertimento consisteva tuttavia nel sostituire tutte le vocali e nell'utilizzarne una sola. Così, per esempio, usando soltanto la "i" la filastrocca diventava:

Giribildi fi firiti
fi firiti in ini gimbi
Giribildi chi chimindi
chi chimindi il bittiglin


La suddetta profanazione è avvenuta ad opera di una delle innumerevoli - e utilissime - pubblicità di suonerie per cellulari che, insieme a Studio Aperto e Lucignolo, rappresentano il 90% del palinsesto di italia 1 (no, non mi riferisco a quella dove bisogna scrivere "colpo", per sapere se la vostra storia con quella ragazza un po'strabica durerà...). La suoneria pubblicizzata ha trasformato la dolce melodia della filastrocca nell'orripilante:

Materazzi è caduto
perchè ha preso una testata
la testata gliela ha data
Zinedine Zinedine Zidane


Non so voi, ma il passaggio da Garibaldi a Materazzi mi fa sentire come Tex - a cavallo - che cerca di prendere al lazo il flyer di Nathan Never. (Foto da http://taurimodel.supereva.it)

martedì, agosto 29, 2006

La sfiga di Beverly Hills

Beverly Hills,scuole medie, primi timidi approcci con le ragazze (i fallimenti alle elementari, di quelli "per procura", stile vai-da-quella-e-dille-se-si-vuole-mettere-con-me, me li ero già lasciati alle spalle) = merda.
Sfiga n°1: (qui c'entra anche il destino, avendo la mamma calabrese di cui ho già parlato) La sfortuna che, in quegli anni, il mio indice di massa corporea fosse quello di un gorilla australiano dopo il cenone di fine anno, mentre il canone della bellezza maschile si riassumesse nel volto di Dylan McKay, vicino a me quanto una passeggiata fino a Plutone.
Sfiga n°2: il look da paninaro con jeans altezza pescatore della domenica dopo un uragano (Invasion?), felpa Best Company taglia Andre De Giant + Hulk Hogan, cintura El Charro (usata indifferentemente per i pantaloni e per accalappiare i vitelli in fuga) e anfibi Timberland modello sbarco in Normandia.
Sfiga n°3: nella mia classe c'era davvero uno che assomigliava a Dylan e che, naturalmente, in quegli anni aveva una vita privata paragonabile all'editore di Playboy.
Sfiga n°4: non aver ancora scoperto dove si celasse il misterioso deodorante per ascelle (specialmente dopo le sanguinarie partite a calcetto durante le ore di educazione fisica)
Sfiga n°5: avere come argomenti per "attaccare bottone" l'Amiga 500, The Games Machine, Ken Il Guerriero e la filmografia completa di Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger. (Foto da www.freefans.net)
PS Ma come cacchio faceva Brendon ad avere le media di 4 ragazze a puntata???
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sabato, agosto 26, 2006

La nostra nuova politica estera

Oggi sono molto contento, perchè mi rendo conto che la nostra politica estera è passata dalle gaffe del Cavaliere alla palese presa per il culo in mondovisione. Mi riferisco al Libano: siamo stati noi ad ospitare la conferenza di pace (a cui, secondo una ormai radicata e rispettata tradizione, non deve partecipare uno dei belligeranti - in questo caso Israele); dovevamo essere noi a guidare la missione di pace (seguendo le precise e severe regole di ingaggio di cui ho scritto in un post precedente) e, come era logico, nostro sarebbe stato il contingente più numeroso. Adesso invece Chirac si alza una mattina e decide che, invece di tenere duemila ragazzi nelle periferie, ad incendiare macchine e ascoltare manu chao, li può benissimo mandare in Libano - tanto è più o meno la stessa cosa! Scorrendo però il televideo, si accorge del dettaglio che sarebbe stata l'Italia a guidare il contingente, ed esclama: "ah no, cassalor'!" e, ricordandosi della testata di Zidane, mentre telefona ai suoi amici dell'Unione, per organizzare la consueta partita a calcetto settimanale (Prodi non lo chiama perchè non sa giocare; e poi perchè gli sta sul culo), gli ricorda che alle medie il capoclasse è stato sempre lui e che quindi la missione in Libano spetta alla Francia.
Qui da noi la notizia è stata accolta con entusiasmo da Prodi (l'ha letta sul cellulare, insieme a quella della scomparsa di un porcellino d'india in Tibet e a quella dell'imminente 34mo calendario dell'Arcuri, che quotidianamente gli invia il servizio sms di Studio Aperto), perchè dal 2007 (cioè quando ormai pure al più incallito hezbollah gli sarà sceso il latte alle ginocchia e si sarà messo a fare uno scopone scientifico col suo amico Casco Blu) toccherà a noi comandare. Così, sull'onda dell'entusiasmo, decide che seimila giovani, che smanettano con la Playstation e che buttano sassi dal cavalcavia, possono benissimo andare a farlo in Medioriente (con sommo sollievo delle tasche e delle ulcere dei loro genitori) - poco importa se fino al prossimo anno lavoreranno come au pair negli accampamenti francesi. (Foto da www.christiantoday.com)

mercoledì, agosto 23, 2006

La mamma calabrese

La notizia che, secondo i genitori canadesi, solo il 9% dei loro figli è obeso mentre, secondo le statistiche, questa percentuale salirebbe al 26%, non mi desta nessun tipo di sorpresa: anzi, mi fa cogliere alcuni elementi comuni tra le mamme d'oltreoceano e la mia che, per la cronaca, non è nata a Vancouver, ma in un paesino sperduto dell'entroterra calabrese.
Con una mamma calabrese il vostro sovrappeso (per usare un eufemismo) è matematico, almeno quanto il teorema di Pitagora. Non fatevi illusioni: provate a lasciare sotto il letto (no, non quelle riviste porno...) una copia di Starbene e Men's Health, mentre vostra madre vi sta rifacendo la camera e, in men che non si dica, vi ritroverete nel bel mezzo di una riunione di famiglia d'emergenza (a cui parteciperà - via teleconferenza - anche il vostro zio d'America), in cui vi sentirete porre queste domande: "Cosa c'è che non va? Ti abbiamo dato sempre tutto...non ti abbiamo fatto mancare niente...perchè vuoi fare a'dieta?". Non provate nemmeno a giustificarvi col fatto che, a otto anni, i vostri compagni di classe non pesano ottanta chili (probabile risposta: "A me non interessa cosa fanno gli altri). Non stupitevi inoltre se, quel giorno che avrete deciso di iniziare a fare footing regolarmente, vi sembrerà di essere seguiti da un'ombra sinistra; non c'è nessuno che vuole farvi del male: è soltanto vostra mamma che vi corre dietro con una teglia di melanzane alla parmigiana; per quando avrete finito.
E se, scoraggiati da tutto questo, vogliate tentare la carta della palestra, sulla base del ragionamento "non-mi-vedono-quindi-non-mi-possono-dire-niente", sappiate che ogni donna calabrese, prima di diventare mamma, lavorava come agente infiltrato della CIA e quindi, ogni vostra mossa è destinata al fallimento più rovinoso.
Unica soluzione: rassegnatevi e, fin da piccoli, cominciate a mettere da parte i soldi per un buon dietologo (ma solo dopo sposati...). (Foto da www.donboscopellaro.net)
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martedì, agosto 22, 2006

Regole di ingaggio

E' di oggi la notizia che la missione ONU in Libano avrà delle regole di ingaggio ben precise; molto più severe di quelle che si prospettavano. In particolare, sarà possibile sparare sui miliziani Hezbollah (mentre non si precisa se sarà possibile esercitarsi al tiro sui soldati israeliani). Per evitare imbarazzi internazionali (ricordate le bombe intelligenti?), è stata emanata una circolare, in modo da consentire la chiara identificazione dei suddetti miliziani: anzitutto, devono essere armati (se stanno facendo una passeggiata o anche un giro in macchina la domenica pomeriggio, è severamente proibito anche fargli un cenno di saluto); in secondo luogo, devono portare un cartello con su scritto, in libanese con sottotitoli in ebraico ed inglese: "Sono uno Hezbollah e vi sto per fare il culo"); solo a quel punto, dopo aver chiamato Gerusalemme, che avrà intanto chiamato l'Italia, che si sarà consultata con gli Stati Uniti (se uno dei seguenti numeri è occupato - si legge sempre nella circolare - su'cazzi toi!), sarà possibile prendere la mira e, infine, sparare (ma solo con armi leggere: fionda, cerbottana - avvelenata - caricata a pagine di visto, di più, ecc. proibite invece le armi non convenzionali/chimiche come le puzzette - i soldati che soffrono di aerofagismo dovranno essere assegnati ad altri incarichi).
E' inoltre proibito inveire contro l'avversario, toccare il pallone con la mano e, in generale, fare ricorso a frasi lesive della dignità altrui (in caso di inosservanza delle regole, è consentita una testata d'onore...). Sono inoltre vietate tutte le barzellette che contengano o facciano riferimento a stereotipi nazionali; e naturalmente tutti quegli striscioni che scimmiottino le squadre di calcio nazionali ed internazionali - specialmente se non hanno ancora esaurito tutti e ventisette i gradi della giustizia sportiva.
Reazioni positive si sono inoltre registrate tra la maggioranza alla proposta, avanzata da Israele, che fosse il nostro paese a guidare la missione di pace: è stata già allestita la portaerei Platinette, con a bordo Maria De Filippi, che ha già pronta un'edizione di Uomini e Donne "senza frontiere" (oltre a Amici, Unanimous, C'è Posta per Te, Lascia o Raddoppia, Telemike e una sessantina di altri programmi). (Foto da www.vernacoliere.com)

lunedì, agosto 21, 2006

Gunther Grass

Gunther grass è uno di quegli scrittori - tra cui Saramago - che non mi attirano, anche non avendo mai letto una pagina dei loro lavori ("Tamburo di latta", il suo riconosciuto capolavoro, ha una trama che non mi piace, decisamente: le perversioni sessuali di un nano del circo???). Sarà perchè "I always buy a book/by the way it looks"; o perchè sulle infanzie in Germania, sui campi di concentramento e sugli ebrei sono già state scritte migliaia di pagine, girati centinaia di film, fatte altrettante conferenze; alla fine, se ne è parlato tanto e, forse, non si è detto niente. Sarà perchè tra gli scaffali polverosi di quelle vecchie librerie (quali: le Feltrinelli?), cerco sempre un manoscritto nascosto; anzi, lascio che sia il libro a cercarmi; e mi faccio trovare nell'esatto stato d'animo in cui si aspetta che io sia (sono molto gettonato tra i romanzi di formazione, in una specie di eterno Sturm Und Drang, ancora in lotta con un tiranno una volta immaginario, ma oggi esistente in carne, ossa e puzza in migliaia di posti: dalle file agli uffici postali, a quelli che prima di sorpassarti ti sodomizzano la macchina, ai vicini che "puoi crepare, tanto non apro i miei 360 lucchetti", ecc.).
Tornando a Grass, si scopre soltanto ora (è l'unico - irrilevante - dettaglio della sua autobiografia, rimasta praticamente segreta fino all'uscita nelle librerie) che il suo romanzo di formazione l'ha (idealmente) scritto seduto su una branda di una caserma, nelle fila delle SS. Questa rivelazione mi scandalizza fortemente - immagino quanti tedeschi della sua età si vergognino di avere un connazionale di tal genere. Penso quindi che sia più che giusta l'irritazione dei letterati (e non) svedesi (e non) che vorrebbero ritirargli il premio nobel per la letteratura. Mi sembra più che giusto! E anzi, sull'onda della concessione dell'indulto, provvedimento pilota che sta facendo scuola un po'in tutto il mondo (in particolar modo tra i narcos colombiani e i talebani dell'Afghanistan del Nord), sarebbe auspicabile un utilizzo retroattivo di tale sanzione: cosa ne doveva capire un Heidegger di filosofia, lui che anche quando era a letto con sua moglie continuava a tenere il saluto romano, per paura di mancare di rispetto al fuhrer - Hail Hitler! O per esempio Pirandello che, sulla matita, aveva una gomma con la testa pelata del duce; o Hamsun che, nei suoi pellegrinaggi alla ricerca di cibo, chiedeva l'elemosina in divisa e anfibi.
Breaking News: stando a fonti vicine a Rifondazione Comunista, alcuni deputati del parlamento europeo avrebbero preparato una proposta di legge per togliere ogni onoreficenza a tutti quegli scrittori che hanno, in qualche modo, a che fare con la destra (guidano a destra, mangiano e scrivono con la destra, scendono dal letto col piede destro, ecc.). (Foto da www.repubblica.it; per approfondimenti vedere l'articolo di Claudio Magris sul Corriere).
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Online la mia recensione di The Morning After Girls, Shadows Evolve; un disco che vi consiglio caldamente di ascoltare (magari insieme a Tapes'n'Tapes, The Loon).

sabato, agosto 19, 2006

Le nostre amiche e la salmonellosi

Nel post sul ferragosto, forse mi ero lasciato un po'andare alla tristezza insita in ogni festività: un po'per quella mia attitudine da "cane bastonato", che mi fa andare sempre alla ricerca di qualche foglia caduta; un po'perchè quella mattina non mi sentivo tanto bene. In particolare, la tanto temuta chiacchierata con le amiche della mia fidanzata, a proposito del ragazzo che voleva dimenticare, ma con cui andava puntualmente a letto, non ha avuto luogo.
In compenso, l'invito a casa loro significava una cena a base di involtini-di-e-con-qualche-cosa, fritti in olio-bollente-che-non-bolliva, e intinti in quella che doveva essere una salsa, ma che in realtà si è rivelata essere marmellata di mirtilli comprata al Penny Market (questo antipasto veniva accompagnato da un aperitivo stile doveva-essere-un-caipirinha-ma-qualcosa-è-andato-storto). Il piatto principale era invece cous-cous con pomodori e zucchine (tabulè), su cui era stata letteralmente versata una confezione ancora congelata di frutti di mare freschi (nel senso che sono stati cotti il tempo di uscire dalla scatola e di cadere nella pentola): è a quel punto che ho sentito la mano gelida della salmonellosi che mi sussurrava qualcosa in francese nell'orecchio (se questo non vi basta, sappiate che ai frutti di mare sono stati aggiunti dei gamberetti "già cotti", ma con uno strano colore violaceo). Fortunatamente, c'è stata quella che si può davvero definire la classica "ciambella di salvataggio", ossia il dolce marmorizzato preparato dalla mia ragazza di cui, tanto per dimostrare di aver gradito la cena, ho divorato cinque o sei fette.
Ma quando la serata sembrava già finita, e si erano evitati discorsi come quello a cui ho già accennato (in cambio, si è optato per una tranquilla discussione sulla cancellazione del debito dei paesi poveri, in cui ho cercato in tutti i modi - ma invano - di infilarci Bono e Geldof), e già mi pregustavo l'atteso ritorno a casa, davanti ai miei occhi, sulla tavola appena sparecchiata, un set con fotocamera e videocamera digitale mi riportava alle mie peggiori paure: il filmino (e le foto) delle vacanze - che avevano passato a Tenerife. Le cose sembrano mettersi per il meglio quando si esaurisce la batteria della fotocamera (le foto non erano ancora state scaricate sul computer). Ma al lieto evento segue - fantozzianamente - IL filmino della vacanze, guardato ininterrottamente, senza nemmeno poter andare al bagno, per 3 ore e quaranta; in cui, le due ragazze fanno sfoggio di uno spagnolo da far invidia a Lino banfi ed Alvaro Vitali messi insieme, mentre eseguivano le splendide riprese stile Strokes ubriachi sulle montagne russe. Dimenticavo: eccezionalmente, scrivo questo post live dal reparto "Intossicazioni Alimentari" del Policlinico di Livorno.
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Online la mia recensione del concerto dei Baustelle a Livorno (05-08-2006), durante Effetto Venezia (Foto da www.ellibano.com.ar).

venerdì, agosto 18, 2006

Il mio SR 50 Replica


Quando abitavo in Calabria, non c'era bisogno di un diversivo come in Russia, con donne nude che fanno il bagno nel fiume, per fregarti la macchina: all'epoca - avevo circa 18 anni, avevo lasciato il mio motorino davanti alle transenne che chiudevano il centro al traffico, ed ero andato a fare le consuete vasche estivo-serali lungo Via Roma; salvo accorgermi, al mio ritorno, che il mio SR Replica era passato nelle mani di chissà quale zingaro, che adesso stava impennando come un dannato - fino a far toccare la targa con l'asfalto (in realtà non credo che abbia fatto un buon affare: la marmitta era bucata e faceva un rumore tipo cingolo rotto di un carro armato; il motore era così andato, che ogni volta che acceleravo la carena iniziava a sudare sangue...). Ricordo però che era la festa di Sant'Ippolito, patrono della città di Gioia Tauro; e le strade erano piene di gente, che girava per le innumerevoli bancarelle; e mentre qualche cantante amico-dell'amico si esibiva su un palco; e in Piazza Duomo si teneva il torneo di calcetto; ai margini della festa, gli zingari del paese rubavano gli autoradio, alle macchine parcheggiate sopra i marciapiedi.
Nemmeno le mie conoscenze di quello-che-sa-tutto e se-hai-perso-qualcosa-vai-da-lui, valsero a farmi ritrovare il mio motorino, con immensa gioia dei miei genitori, che così potevano sfogare la loro ansia su un altro aspetto della mia vita (in realtà, già da qualche tempo avevo iniziato a guidare senza patente la Punto rossa di mio nonno).
Di lì a poco, dopo il tradizionale pellegrinaggio-maratona di 42 km in notturna al Santuario di San Rocco in Cosoleto (con il mio amico che, durante il tragitto lungo le strade statali, bestemmiava perchè non si vedeva niente da tanto che era buio e, una volta arrivati, si rifiutava categoricamente di entrare in chiesa), mi sarei trasferito in provincia di Siena, lasciando tutto (armi, bagagli e amici), proprio come il mio motorino. (Foto da http://enzomacco.interfree.it )

giovedì, agosto 17, 2006

Mtv knows best


Penso che il programma più immorale dell'intero palinsesto di Mtv sia Hogan Knows Best. Cosa ne deve sapere un vecchio e (s)pompato ex-wrestler di come tirare su una famiglia ed educare i suoi figli?! Al massimo potrebbe candidarsi per le prossime elezioni della California (anche se avrebbe la concorrenza di Terminator e di una fantomatica politica che di professione fa la pornostar). Dicevo: è proprio immorale, con Hulk (Hogan) che si preoccupa quando i figli escono di casa e vuole essere chiamato al telefono; oppure si infastidisce quando la figlia viene corteggiata da due sconosciuti sulla spiaggia; si preoccupa di non disturbare i vicini, ecc.
Per fortuna, la moralità del canale poggia su ben più solide basi: anzitutto "8th & Ocean", un vero reality dove - finalmente - ci vengono sbattuti in faccia i veri problemi della gente (in una puntata, si assiste alla disperazione di una modella per la nascita di un brufolo sulla sua guancia).
Room Raiders - con le sue varie versioni, Texas, Florida, Macchu Picchu, Castellina Scalo, ecc. - che ci fa entrare nella misteriosa e cavernosa intimità della camera di un teen dove, tra manette, riviste pornografiche, bambole gonfiabili e docce che nemmeno l'usl con dieci mazzette approverebbe, vengono fuori profonde riflessioni sulla vita di coppia: "non mi piace perchè gioca a calcio", "l'ho scelto perchè sa suonare la chitarra", ecc.
Parallelo a Room Raiders, l'altrettanto intenso Date My Mum, dove non c'è Mara Venier, col suo mentro e mezzo di tacchi (e 6-7ma di reggiseno), ma ci sono le mamme che il concorrente dovrà incontrare, prima di scegliere la sua anima gemella (molto delicata e toccante sentire parlare una madre della propria bambina: "My baby suona in una punk band, ha il porto d'armi e mi ha assolutamente vietato di usare con te i miei poteri paranormali").
Infine "Made", ovvero "prendete una ragazza obesa, che a malapena respira, mettetela su una tavola da surf e, dopo appena una settimana, buttatela sotto un'onda alta dieci metri". Con tutti questi programmi, che cosa lo danno a fare Hogan Knows Best? (Foto da www.tv.com)

mercoledì, agosto 16, 2006

Ken il guerriero

Leggendo la consueta guida tv, per cercare qualcosa di "vedibile" per chi - come me - le vacanze le aveva già fatte (oppure a chi - come me per più di tre anni - di vacanze non ha visto neanche l'ombra) e si ritrovava con la pancia gonfia, seduto sul divano alle nove di sera, i miei occhi si sganciano - fumettisticamente - come molle dal loro posto, concentrandosi sul palinsesto di Mtv, Anime Night che, per l'occasione, trasmette il primo di una trilogia di film di - udite, udite - Ken Il Guerriero. Finalmente - ho detto - un programma che ha come target ME! Purtroppo, le mie speranze si sarebbero presto scontrate con la dura realtà.
Spiegare chi sia Kenshiro al neofita di oggi, a chi non è cresciuto a pane e Junior TV, è un impresa piuttosto ardua: mi verrebbe da dire, alla tribù dei telefonini, che invece di tata-tata, il nostro eroe era piuttosto un ua-tatatatatatatatatata! Ma convengo che la spiegazione è alquanto approssimativa. Per questo vi rimando all'eccellente http://www.hokutonoken.it/, "patria italiana" del nostro eroe (c'è addirittura una mappa dei punti di pressione!).
Tornando a noi, la sigla psichedelico-rockeggiante, con la scritta "Ken Il Guerriero" in caratteri tridimensionali, lucidi, da computer-graphic, mi metteva subito sul chi-va-là; a farmi sprofondare lentamente sul divano e a coprirmi la faccia col cuscino ci pensavano però: una grafica a dir poco approssimativa, creata soprattutto davanti al monitor, anzichè sui fogli di carta; una trama stile io-sono-qui-perchè-il-mio-sceneggiatore-ha-deciso-così-altrimenti-sarei-al-mare; un Kenshiro semi-muto, che apriva la bocca soltanto per sparare slogan pubblicitari della Levi's (mi aspettavo inoltre, tra un combattimento e l'altro, di vederlo tirare fuori una lattina di coca-cola); l'utilizzo delle tecniche di Hokuto quando ne aveva voglia, anzichè l'esplosione di teste e corpi alla sola puzza degli stivali; infine, l'estrema banalizzazione delle mosse della sacra scuola (tra una mossa e il suo effetto, Kenshiro teneva un seminario dal titolo:"'Mo vo'spiego perchè 'o so'che siete un po'durelli", che durava circa il tempo che Holly ci metteva a raggiungere l'area avversaria e tirare in porta).
Ai fan dico di prendere carta e penna e scrivere quanti più insulti possibili all'autore della suddetta trilogia e a Mtv che ha osato profanare la sacra scuola di Hokuto; agli altri, di pazientare ancora un po': non ci vorrà molto prima di vederlo sul telefonino; e non ci vorrà molto prima che ne facciano una fiction da prima serata o una soap pre-telegiornale...

martedì, agosto 15, 2006

Ferragosto alla Neil Young

La mattina di ferragosto il mio umore è tale che il Neil Young di On The Beach mi fa una "(moto)sega". Sarà perchè, come tutte le feste che si rispettino, anche questa porta con sè quella manciata di malinconia che ti fa pensare a quelle che sono già passate e a quello che cazzo facevi in quel periodo; o perchè ieri ero a cena dai miei suoceri - praticamente, come andare al funerale di uno sconosciuto, in cui nessuno ti caga, ma sei costretto ad essere triste (più nello specifico, potrebbe essere stata la carne alla pizzaiola - che per me è l'equivalente della criptonite di superman; o le sette ore e mezza passate ad ascoltare le critiche al decreto Bersani di mio suocero - come essere costretto ad un comizio in catene); oppure il pensiero che, dopo essere andato all'anniversario di matrimonio della zia della mia fidanzata (ci hanno fatto una sorpresa - che simpatici; ci hanno invitato a cena: "saremo solo noi e voi" - ci hanno detto - e invece ci siamo ritrovati in 68mila), mi aspetta una due-giorni niente male, con uscite già programmate dall'anno scorso con le amiche della mia ragazza, in cui il climax della conversazione sarà raggiunto quando mi verrà chiesto un parere su un ragazzo che una di loro non vorrebbe più vedere, ma con cui continua ad andare a letto; e con altre due coppie, con cui ci ritroviamo sempre a parlare di quanto sono rompicoglioni i vicini.
Cazzo! E per finire - io che prendo tutto come un segno - questa mattina il mio naso da indie-tartufo mi porta dritto alla tristezza escatologica dei Tunng, Comments Of The Inner Chorus.
Poi però la giornata inizia a prendere una piega diversa: i due pan goccioli col cappuccino e il risveglio della mia fidanzata mi tolgono quell'aria da "cane bastonato" che mi ero portato dalla sera prima. Così, nonostante la bolletta del gas inevasa ammonti a 286 Euro, penso che lascerò i Tunng per qualcosa di più solare (I'm From Barcelona?); oppure li ascolterò con un altro spirito. Buon Ferragosto a todos! (Foto di Zanzibar da www.skobba.com)

lunedì, agosto 14, 2006

Io non c'ero

In questi giorni di - strano - ferragosto, in cui l'Italia si divide tra gli ombrelli e gli ombrelloni, in cui non si può più portare - in aereo - una bottiglia d'acqua (e bisogna assaggiare davanti agli agenti il latte del biberon del neonato), mentre la maggior parte dei blog (non il mio!) sono chiusi per ferie; mentre il nostro caro Sachiel è tornato di recente dallo Sziget Festival; vi devo dire che no: non ero (e non sono) tra i quindicimila che hanno affollato le campagne (e le statali) di Cava Manara e Sommo; tra quelli che, rispondendo al tam-tam (blog-blog???) di internet, si sono ritrovati - da tutta Europa - per il tradizionale (?) rave party che ormai, quanto ad importanza, viene appena dopo le festività natalizie e pasquali.
Non ero davanti al "muro del pianto" (una fila di amplificatori alta quattro metri e migliaia di techno-watt) a guardare il tramonto, mentre un austriaco che pomiciava con una francese mi stava offrendo una "bomba" (succo d'arancia e allucinogeno); e a gridare "Nique la polizia!" (abbasso la polizia) davanti agli occhi esterrefatti di un'anziana signora che stava dando da mangiare alle galline.
Ero bensì a casa mia - dopo aver resistito alle pressanti richieste dei miei genitori (che abitano a circa due ore di macchina da qui), per passare un ferragosto e chissà cos'altro insieme - ad ascoltare Let me Introduce My Friends degli I'm From Barcelona; e a finire di scrivere una recensione per indiefordummies (The Morning After Girls, Shadows Evolve); mentre la mia fidanzata tentava di occuparmi abusivamente Google, per cercare il tempo ed il tipo di cottura del riso all'orientale. (Foto e ispirazione da corriere.it)
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Online la mia recensione di Riccardo Sinigallia, Incontri a Metà Strada (indiefordummies).

sabato, agosto 12, 2006

Invasion


Non seguivo un telefilm in televisione dai tempi del mitico Twin Peaks e di Beverly Hills (solo in seguito mi convinsi a seguire per un po'Melrose Place); e prima di quelli, non mi perdevo un episodio degli altrettanto "ganzi" A-Team, Supercar (sniff, mi scende una lacrima) e compagnia bella (come direbbe Holden Caufield). Come quindi potrete facilmente immaginare, mi sono "perso" Lost, Ce O Sai (acronimo per CSI), le casalinghe disperate, ecc. oltre ad aver accuratamente evitato, per scelta politico-ideologica i vari Beautiful, Dallas, Dynasty e non so quale altro. Potrete benissimo capire l'entità del rimpianto che, in termini globali, può essere paragonata soltanto al debito pubblico italiano (o alle tangenti di politici e non - se preferite).
Comunque, questo per dirvi che ho interrotto ufficialmente il mio digiuno e, da circa tre-quattro puntate, sto seguendo il promettente Invasion (Canale 5). I motivi di fondo di questa scelta vanno rintracciati nella notte dei tempi; e sono figli dei se e dei ma: se non avessi tutto questo tempo libero; se in televisione ci fosse altro, ecc. Ma, fondamentalmente, credo di essere stato attratto dalle atmosfere à-la Lynch, dove voi andate da un prete a confessarvi e invece scoprite che lui è... e che vi ha appena conficcato un coltello in un occhio; allora andate a denunciarlo dallo sceriffo, mostrandogli bene il coltello conficcato, ma scoprite che anche lui è... e, alla fine, vi beccate pure una schioppettata; e via dicendo.
Un altro motivo potrebbe essere la presenza di un blogger tra i personaggi del telefim: sovrappeso, barba incolta, sempre spettinato, coi vestiti sgualciti; o la trama intrigante stile ero-sposato-con-quella-poi-ho-sposato-quell'altra-ma-l'ho-tradita-con-la-sorella e via dicendo; oppure ancora per le ambientazioni in cui, a parte la luce di un riflettore 50X50 nel cuore della notte in mezzo al lago, o le dune di cartapesta con per sfondo un orizzonte di carta stagnola, il realismo sfiora l'assoluto.
Il menu su cui si incentra la trama è una specie di ratto alla Visitors come piatto principale e torta di mele di Twin Peaks come dessert; in due parole, la tanto famosa, abusata e temuta "Invasion" degli alieni che, a quanto sembra, per gli americani è diventata ormai una vera e propria ossessione: dai tempi in cui Orson Welles prese per il culo una nazione intera (ma si può!?), annunciando alla radio lo sbarco dei marziani sulla terra (ma si può!?) e mandando letteralmente nel panico i suoi connazionali (ma si può!?); passando per i vari avvistamenti, rapimenti, "incontri ravvicinati del terzo tipo", Men In Black & Company; fino alle sette che dicono di essere i rappresentanti legali del tale alieno che vorrebbe aprire una catena di slow food sulla terra e sta valutando dove fare i suoi investimenti e, nel frattempo che decide, queste si suicidano allegramente.
Non so quale sia la vostra opinione in merito. Per quanto mi riguarda, io temo di più l'invasione di certe bestioline-insetto fastidiose che si aggirano per casa mia (soprattutto in cucina). Nel gergo tecnico-specialistico vengono chiamate "fuochiste" (per via del colore rossastro) e sono caratterizzate da un'intelligenza decisamente sopra la media dei loro colleghi: impressionante abilità nell'evitare le imboscate; capacità di mimetizzarsi sotto le presine; di nuotare e persino di stare in apnea; specializzazione in arrampicata veloce lungo superfici lisce (i mobili) e scivolose (il lavandino); infine, forma fisica invidiabile, che gli permette di fare scatti brevi e fulminei, volare e gettarsi alla Rambo nelle situazioni da ultima spiaggia. (Foto da www.mundoplus.tv)

venerdì, agosto 11, 2006

Bulli (tanti) e pupe (poche)

Avete presente la serie Grand Theft Auto, per gli amici GTA, in cui potevate prendere a pugni la gente, sparargli se vi piaceva, fregargli la macchina e infine, se avevate l'impressione di non avergliene date abbastanza, passargli sopra col mezzo appena rubato? Se sì, preparatevi a prendere la rivincita su quanti, dall'asilo alle superiori, vi hanno martoriato con scherzi, botte, insulti vari, ecc. La Rockstar Games infatti si appresta a lanciare "Bully", un videogame dove potrete - finalmente - passare dall'altra sponda (in senso metaforico...) e vestire i panni del bullo di turno, il cui unico scopo nella vita è - oltre a sopravvivere all'ennesimo professore stile attimo fuggente - farsi rispettare a suon di cartoni. Inutile dire che soltanto l'anteprima del videogame ha scatenato tutte le associazioni di benpensanti degli Stati Uniti, preoccupati dagli effetti devastanti che il prodotto potrebbe avere sui loro figli-ameba.
Per quanto mi riguarda, dall'asilo alle medie ero talmente grasso che i miei compagni si interrogavano se il nascituro sarebbe stato maschio o femmina. Naturalmente, le angherie che dovevo sopportare riguardavano soprattutto gli sfottò a proposito del mio aspetto; sfottò che si trasformavano in autentiche disfatte ogni qual volta mi azzardavo a tentare un pur timido approccio con qualche mia compagna di classe. E voi?
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Se volete catapultare nella musica le vostre passate (o presenti) frustrazioni bullesche, andatevi a sentire "Lord Anthony", da Dear Catastrophe Waitress (ma anche "She's Losing It", da Tigermilk) dei "vecchi" Belle And Sebastian.

giovedì, agosto 10, 2006

"Stagliati contro il cielo"


Penso che l'espressione "stagliati contro il cielo", coniata recentemente da Just, recensore di Indiefordummies nonchè di Sullivan Street Records, assuma ora il suo pieno significato, grazie ad un'installazione artistica italiana, in quel di Zurigo. Ecco quanto afferma il Nostro sull'argomento: "L’ultima volta che ho usato la parola “stagliare” è stato a woodstock 99 quando dopo circa 50 minuti di fila sono riuscito ad entrare in un ambitissimo cesso chimico. Era agosto e faceva tipo 40 gradi. Beh ecco, c’era qualcosa che si stagliava verticalmente nella penombra perlacea del suddetto cesso. E non era niente di umano…Lovecraft l’avrebbe definita una struttura folle dalle geometrie non euclidee…Kubrick il sacro monolito nero…Beh, oh…no, ok non ve lo dico come l’ho definito io..niente di così poetico…"
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Per un'analisi più "approfondita" dell'argomento, vi rimando ai commenti sulla recensione del Neapolis Festival (by Sachiel). (Foto da Repubblica.it)

mercoledì, agosto 09, 2006

Sziget Festival


Parte oggi lo Sziget Festival, il più grande festival d'Europa (il terzo del mondo), definito dagli organizzatori una vera e propria "Woodstock sul Danubio", che si svolge - dal 1993 - sulla famosa isola (sziget) di Obuda, antico presidio romano, tra le colline di Buda e il centro commerciale di Pest. La manifestazione, che conta di coinvolgere circa mezzo milione di persone (soprattutto giovani) da tutta Europa (e non solo), pronte a dividersi tra 1000(!) spettacoli su ben 60 (!) palchi, sarà seguita da Sachiel, per conto di Indiefordummies e - verosimilmente- Sullivan Street Records. Il nostro caro amico avrà l'opportunità di gustarsi, nei sette giorni del festival (9-16 Agosto) bands del calibro di: Radiohead, Robert Plant, Placebo, Franz Ferdinand, Iggy Pop e moltissimi altri; oltre che cimentarsi con mostre, danza, teatro, sport estremi e cucina internazionale - io personalmente aggiungerei altre cosette... comunque, per maggiori informazioni, vi rimando ai prossimi aggiornamenti delle suddette webzine e a http://www.szigetfestival.it/ (sito ufficiale per l'Italia).
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Ho una mezza idea di iniziare, a cadenza settimanale, uno spazio dedicato a quelle canzoni che ci ricordano qualcosa in particolare; a cui associamo ricordi tristi o di immensa felicità; che, in qualche modo, hanno rappresentato un momento importante della nostra vita. L'idea vuole non solo dare la possibilità a chi legge di commentare, ma soprattutto quella di partecipare, scrivendo in prima persona. NB L'idea si ispira vagamente alle "31 Canzoni" di Nick Hornby. Un'altra idea, in fase di gestazione, riguarda uno spazio settimanale sulle boiate di Studio Aperto; anche se qui il materiale sarebbe davvero tanto...
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Online la mia recensione di AA. VV. A Century Of Covers (Belle And Sebastian Tribute) (indiefordummies).

martedì, agosto 08, 2006

Panda, sesso e Studio Aperto


C'è un sottile filo che lega il dolce alla panna per il primo compleanno del panda Xin Xin, in Cina e le rivelazioni della pornostar Erika Neri sulla scarsità degli attori porno italiani: tranne naturalmente Rocco Siffredi e un certo Malone. La critica si concentra sulla meccanicità di certi comportamenti che, a quanto sembra, non esprimono nessuna o poca passione. Un filo simile a quello per cui Studio Aperto, accanto alle stragi della guerra e ai lutti nazionali, mette in bella evidenza le informazioni (e soprattutto le immagini) di ragazze-calendario, che di professione fanno le ereditiere o le fidanzate di qualcuno famoso. Altrettanto vicino a quello per cui, in Italia, per pubblicizzare l'acqua minerale o il tè, c'è bisogno di vedere una donna nuda; mentre negli Stati Uniti, un film o uno spot in cui si vede la spallina di un reggiseno, vengono relegati a X-Rated, a dispetto della morale sessuale del resto della popolazione (soprattutto giovanile).
Qualche anno fa, per contrastare il pericolo d'estinzione dei panda - e la timidezza di un approccio sessuale del panda maschio nei confronti della femmina - alcuni scienziati di uno zoo ebbero la brillante idea di far vedere ai due poveri "animali"(?) dei film pornografici. Ma la cosa non funzionò: evidentemente, erano dei porno italiani...
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Ho modificato le impostazioni del blog: da oggi, chiunque legga il post - non solo gli utenti registrati - può commentarlo. (Foto Liu Ke, AP)

lunedì, agosto 07, 2006

Madonna e il conformismo


Attenzione, articolo serioso!
Dopo il Codice Da Vinci, anche la scena in cui Madonna si presenta al pubblico appesa ad una croce fatta di specchi, con una corona di spine d'acciaio, mentre sul megaschermo alle sue spalle scorrono le immagini di quello che lei considera il male (la fame nel mondo, l'aids, George Bush e Condoleeza Rice, Papa Benedetto XVI, ecc.), suscita scalpore. Non è la prima volta che la religione cristiana (e non solo, se ricordiamo quello che è successo per le vignette su Maometto) viene "offesa": tempo fa, lessi di "un'opera d'arte" che consisteva in una statuina della Madonna coperta da un velo di lattice; su blob, ogni sabato, davano un video in cui si vedeva un tale, travestito da Gesù, che si aggirava per una città, ballando e sorridendo alla gente, prima di essere investito da un camion; nel parlato originale dei film americani, si bestemmia con la stessa facilità con cui un calabrese come me dice "minchia"; ecc.
Questa pretesa di mettere in discussione, attraverso "l'arte", i valori tradizionali o quelli che vengono finiti da alcuni "borghesi", non ha - secondo me - alcuna ragion d'essere; non ai giorni nostri, almeno. Non voglio fare un discorso banale, ma spesso un film viene considerato "d'autore" se al suo interno ci sono scene di sesso e parolacce (es. "Le Onde del Destino" di Lars Von trier); e lo stesso si può dire di un libro (prendete, ad esempio, "Il Buddha delle Periferie" di Hanif Kureishi) o di un'opera d'arte (scultura o quadro che sia). Tutti costoro, che vogliono affermare il loro essere - e sentirsi - spiriti liberi, solo perchè non vanno a messa la domenica; che si sentono "fuori dal sistema" solo perchè non credono in Dio, sono in realtà quanto di più politically-correct ci sia in giro: l'essere contro i valori tradizionali - ripeto - al giorno d'oggi, non ha più nessuna ragion d'essere; è soltanto un'altra forma, un altro travestimento del cosiddetto conformismo. Nel Medioevo, quando andare contro la religione significava essere tacciati di stregoneria e bruciati sul rogo; oppure durante le guerre di religione, quando si rischiava di essere giustiziati o, come minimo, mandati in esilio; o in anni più recenti, quando non votare Democrazia Cristiana voleva dire essere comunisti e divorziare significava - in certi ambienti - essere condannati socialmente; in queste e in altre situazioni, la messa in discussione di certi valori poteva avere un senso; in quel contesto. Liberata dal pericolo delle conseguenze del contesto in cui accade, ogni scelta di questo tipo diventa oggi una moda, non meno frivola delle borse di Paris Hilton. Per tornare al discorso iniziale, i 70mila (vi rendete conto!?) che hanno assistito al suo concerto, si sono esaltati per i valori che una popstar, vestita da sadomaso, buttava loro (un altro discorso, forse ancora più lungo, sarebbe quello riguardo alle opinioni politiche degli artisti, ma non voglio esagerare...), dopo essersi fatta pagare fino a 140 Euro. Per quanto mi riguarda - non me ne vogliano quelli che sono andati al concerto - non ha fatto altra che vendere la sua "confusione mentale", a chi già ce l'aveva.
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Basta! Dopo tutto questo parlare serioso, credo che andrò su Ebay a cercarmi la maglietta "Madonna Killed Coachella"; e ad ascoltarmi The Morning After Girls, Shadows Evolve che, prima o poi, cercherò di recensire su indiefordummies. (Foto Ansa)

domenica, agosto 06, 2006

Baustelle, Live in Livorno, 05-08-06


Tra le mille domande che solitamente mi attanagliano la mente (tipo: ma a che serve il codice della strada, se non c'è nessuno che lo fa rispettare?); e le minacce di temporali virtuali (delle previsioni) e reali (i nuvoloni neri che vedevo affacciandomi alla finestra); ho trovato il tempo di andare a vedere i Baustelle, a Livorno. La recensione sarà pubblicata a breve su indiefordummies. Intanto, metto sul sito alcune foto della serata.
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A proposito, da quando ho iniziato il blog non mi sono mai presentato; nè ho fornito dettagli su chi sono: rimedio subito. Per farvi un'idea di me, pensate a Jack Johnson, quello di Upside Down, amico di Ben Harper, ecc. Ecco: toglietegli la tavola da surf, il fisico palestrato, i milioni e la bravura nel suonare la chitarra, la casa alla Hawaii e i capelli e avrete un ritratto pressochè fedele del sottoscritto... :)

sabato, agosto 05, 2006

Bevar Christiania


Le ruspe del governo danese stanno per prendere d'assedio Christiania, l'ultima roccaforte hippy d'Europa, uno stato all'interno di un altro stato (la Danimarca), proprio nel centro di Copenaghen. Le motivazioni ufficiali sono la politica della "normalizzazione" che, per gli abitanti del quartiere, nato nel 1971 dall'occupazione dei 34 ettari di una base militare, è un altro modo per dire "sgombero": in realtà, pur avendo concesso a questa comunità, di circa mille persone, lo status di "esperimento sociale", le autorità danesi non hanno mai gradito che venisse spacciata droga a pochi passi dal parlamento (nella famosa Pusher Street). Così, a dispetto dei circa un milione di turisti che ogni anno invadono le sue strade; e degli artisti che qui si sono fermati almeno una volta - tra gli altri, Bob Dylan, Rolling Stones, Red Hot Chili Peppers e Lenny Kravitz; gli uffici, i bar e ristoranti, la scuole e tutti gli altri locali autogestiti di Christiania sembrano avere - se non i giorni - gli anni contati; perchè, come ricorda l'insegna all'uscita della comunità, "Stai entrando nell'Unione Europea".
(Foto da www.fourmirouge.org; maggiori dettagli su Repubblica.it)
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E'disponibile online la mia recensione di Frank Black, Fast Man Raider Man (indiefordummies).

martedì, agosto 01, 2006

Segnalazioni estive

Da polaroid.blogspot.com vengo a conoscenza dell'imminente uscita di Awoo, terzo album degli Hidden Cameras. Non solo: la band sarà in Italia, ad ottobre, con ben tre date;
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Su indie-eye.blogosfere.it viene segnalato l'album d'esordio di Kate Havnevik, interessante artista norvegese che vanta collaborazioni con Royksopp, Carmen Rizzo e Mono Band;
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Kalporz comunica che è disponibile, su myspace, "Don't Take My Sunshine Away", primo brano estratto da Dreamt for Light Years in the Belly of a Mountain, prossimo album degli Sparklehorse.